Tanti retroscena vengono alla luce col trascorrere degli anni e quello appena emerso su Schumacher ha interessato e sorpreso i suoi storici sostenitori
Un passo indietro per una storia i cui risvolti sono appena stati scoperti e che aiuteranno i sostenitori e amanti del circus a ricucire un episodio ancora con tante ombre. Bisogna tornare al GP del Lussemburgo del 1997. Una stagione che fu simbolica soprattutto per una scuderia, la Jordan, la quale fu attraversata da cambiamenti e novità interessanti. Ad esempio, gli irlandesi si presentano al Mondiale con una coppia nuova di piloti, ovvero Ralf Schumacher (fratello di Michael, ndr) e l’italiano Giancarlo Fisichella. I due presero il posto di Martin Brundle e Rubens Barrichello.
Quel Mondiale non è fautore di bei ricordi per tutti coloro che componevano il team della Jordan. In particolare sentimenti contrastanti sono avvertiti da Eddie Jordan, storico fondatore del gruppo. Nonostante le tante situazioni entusiasmanti, infatti, vi furono anche delle circostanze davvero pesanti da gestire rispetto ai due piloti e ai contatti che ebbero, come quelli piuttosto forti in occasione del Gran Premio di Argentina.
In occasione del podcast “Formula For Success”, Jordan ha raccontato un episodio che lo mandò su tutte le furie e riguarda quanto accaduto a Nurburgring, al GP di Lussemburgo e che vede protagonista anche Ralf Schumacher, il quale nell’occasione partiva ottavo alla griglia d’inizio. Cosa accadde durante quella gara?
Dopo quasi trent’anni la polemica su Schumacher imperversa: cosa accadde davvero durante quel GP
Alla prima curva Ralf Schumacher riuscì ad affiancare Giancarlo Fisichella, che nella circostanza aveva delle posizioni di vantaggio sul collega, essendo quartato quarto. Durante in sorpasso, Schumacher colpì proprio la vettura del romano, da lì prese il volo e atterrò direttamente sulla Ferrari di Michael. A causa di quel contatto, i piloti della Jordan terminarono il GP prima del tempo, nella ghiaia.
L’imprenditore irlandese ha ricordato l’incidente, ammettendo: “Persi la testa, anche nel paese più liberale del mondo le mie parole sarebbero state censurate”. Jordan ammette di essere stato brusco coi suoi, dicendogli che fossero “due emeriti co***oni”.
Non soltanto: li mise in discussione. Al podcast lo conferma: “Gli dissi che non meritavano di stare nell’auto e che li avrei licenziati”. Fortunatamente la calma fu ristabilita sebbene il capo del team non riesce ancora oggi a ricordare con serenità l’episodio, anche per quanto gli costò e per la fiducia che aveva nel suo gruppo: “Mi è sembrato che avessero poca considerazione della squadra“.