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Calcio

Napoli-Inter 0-1: i nerazzurri fanno tris in Supercoppa grazie a Lautaro. Ma che figuraccia il calcio italiano

Nonostante un velenoso strascico polemico, la Supercoppa Italiana 2023 va all’Inter che con un gol minuto 92 del capitano Lautaro Martinez abbatte la resistenza di un Napoli gagliardo. Non basta il 3-4-2-1 di Mazzarri, gli azzurri devono capitolare nel finale dopo mezz’ora in inferiorità numerica per il rosso a Simeone. Per l’Inter l’ennesima prova di forza di una stagione che per ora ha dato quasi solamente soddisfazioni e che si preannuncia caldissima nelle prossime settimane in vista dello scontro diretto per lo Scudetto con la Juventus.

In casa Inter si tratta di una Supercoppa storica. Infatti, è la terza consecutiva dopo quelle del 2021 e del 2022 vinte contro Juventus e Milan. Ed è la seconda italiana conseguire questo piccolo record dopo il Milan di Capello. E nella speciale classifica del torneo si porta a 8 dietro la Juventus. Per mister Inzaghi, invece, è record perché sono 5 le Supercoppe Italiane in bacheca, più di ogni altro allenatore: 2 con la Lazio, 3 con l’Inter.

Primo tempo, Inter e Napoli si equivalgono

Nella prima frazione di gioco, Napoli e Inter sembrano equivalersi. Con pochi spazi a disposizione sia da una parte che dall’altra, nerazzurri e azzurri si annullano. Solo in un paio di occasioni con tiri da dentro l’area vengono impegnati Gollini e Sommer. Dopo la metà del primo tempo, la partita si alza di tono agonistico e le squadre cominciano ad essere imprecise. Questo impone a Rapuano, arbitro della gara una condotta arbitrale più severa e arrivano alcuni gialli a Rrahmani e Calanoglu. Il primo tempo però termina a reti inviolate con un leggero predominio dei nerazzurri, ma con note davvero positive per un Napoli sul pezzo contro una squadra che meno di due mesi fa la aveva battuta 0-3 a domicilio.

Thuram sprecone, Lautaro trascinatore

La gara riparte sul filo dell’equilibrio. L’Inter spinge ma non trova spazi, il Napoli si difende ordinatamente e cerca la ripartenza vincente. Difficile anche per il Napoli creare davvero pericoli alla porta della squadra di Inzaghi sempre ben piazzata sulle marcature preventive.
Tra il minuto 55 e il minuto 60 accade l’episodio che di fatto cambia la gara, anche in maniera indiretta. Simeone prima trattiene un’avversario su una ripartenza, ma molto lontano dalla metà campo di attacco dell’Inter e viene comunque ammonito. Cinque minuti dopo all’altezza del centrocampo, sulla fascia entra in ritardo su un avversario rimediano il secondo giallo per “step on foot”. Mazzarri protesta veementemente, ma ovviamente Rapuano non cambia idea e il VAR non può intervenire.

Comincia una lunga fase in cui il Napoli si rintana per portare alla sfida ai rigori (non erano infatti previsti supplementari), mentre l’Inter a testa bassa carica. La squadra di Inzaghi spreca con Thuram in almeno due occasioni, in una in particolare il francese calcia malissimo. L’Inter attacca, Inzaghi aumenta il peso offensivo con Arnautovic per Thuram e aggiungendo un terzo attaccante Sanchez. Di fatto con Frattesi sempre in inserimento l’Inter è ultra offensiva. Da una azione sulla destra in cui Pavard crea superiorità numerica, la palla viene messa al centro bassa dallo steso francese. Frattesi fa il velo e libera Lautaro che colpevolmente lasciato solo a centro area fa 0-1 regalando la Supercoppa all’Inter.

Supercoppa, la figuraccia del calcio italiano

Purtroppo il calcio d’inizio della Supercoppa tra Napoli ed Inter è stato accompagnato dalla tragica notizia della scomparsa di Gigi Riva. Il massimo cannoniere della nostra Nazionale aveva 79 anni e si è spento oggi nella sua Cagliari, dopo l’aggravarsi di un problema cardiaco. Il leggendario bomber del Cagliari dello Scudetto 69/70 è una figura quasi mitologica del nostro calcio e dello sport italiano in generale.

Così la Lega Serie A ha disposto l’immediato ricordo con un minuto di silenzio in avvio di secondo tempo. Il gesto, seppur nobile, si è rivelato un boomerang. Il pubblico saudita di Riyadh, nonostante l’annuncio del motivo, ha fischiato durante il minuto rovinando l’atmosfera di cordoglio.

Stefano Francesco Utzeri

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