Nell’infinito dibattito su chi sia (stato) il tennista più grande di tutti i tempi, Federer e Nadal incassano un duro colpo
È una questione che, se siete appassionati anche di calcio, avrete già sentito a proposito della rivalità tra Pelé e Maradona, e poi ancora tra lo stesso Diego e Leo Messi, e tra quest’ultimo e Cristiano Ronaldo. ‘Chi è il più grande di tutti?‘ si chiedono ancora in molti.
Ovviamente molti giudizi sono condizionati dalla fede calcistica, dalla mera preferenza su uno stile di gioco rispetto ad un altro. Una vera risposta, in realtà, non c’è. E mai ci sarà. Soprattutto perché, prendendo a paradigma il numero di titoli vinti, ci si sente giustamente obiettare come il calcio sia uno sport di squadra. Dove non si vince da soli. E quindi il fattore trofei deve necessariamente essere accantonato.
Diverso allora l’analogo discorso sul tennis, sport individuale per antonomasia, le cui categorie di valutazioni sembrerebbero – attenzione al condizionale… – più nette. Si contano i titoli, quelli grossi (i tornei dello Slam, i Masters 1000 e le ATP Finals) e dal relativo conteggio si stabilisce chi sia (stato) il GOAT. Semplicemente il più grande di tutti i tempi.
Sembra facile, allora, dirimere la questione. Ma non lo è affatto. Sui fenomeni della racchetta ha detto la sua uno che con lo strumento in questione ci parla. Talentuosissimo ma bizzoso, perennemente in lotta col mondo intero, Nick Kyrgios è fermo ai box da tanto, troppo tempo.
Dopo aver disputato una sola partita ufficiale in tutto il 2023, l’australiano ha dovuto dare ancora una volta forfait all’amato Major di casa. Sempre a causa dei maledetti infortuni che lo hanno perseguitato durante tutta la scorsa stagione. Il nativo di Camberra, impegnato nel commento tecnico degli Australian Open, non poteva sottrarsi al tormentone degli ultimi anni.
“È il migliore di tutti i tempi”: Kyrgios sceglie il suo preferito
Il tennista 28enne ha spiegato a chiare parole il suo pensiero, argomentando nel dettaglio le sue idee. “Novak è sicuramente il migliore di tutti i tempi. Il suo diritto è molto solido e con il rovescio, forse il migliore che si sia mai visto, riesce a fare ogni colpo. Poi anche il suo servizio è solido ed è il miglior risponditore di tutti i tempi nonché uno dei giocatori con la migliore mobilità“, ha detto un Kyrgios tennisticamente letteralmente innamorato del campione serbo.
A Kyrgios non sfugge però l’importanza rivestita da Roger Federer nel processo di crescita degli altri due Big Three, Djokovic incluso. “Roger Federer è la cosa più bella da guardare, è il più talentuoso, fa sembrare il gioco facile, è come il Michael Jordan del tennis. Senza Roger non ci sarebbe mai stato un Novak o un Nadal. Ad ogni modo lo spagnolo è stato dominante su una superficie, mentre Djokovic lo è stato in tutte”, ha concluso l’australiano.