Come un giro sulle montagne russe. La serata del BluEnergy Stadium regala emozioni contrastanti.
Un Milan vincente inanella il quarto successo consecutivo in campionato e scaccia via l’aria di crisi. Determinazione e riscatto, le parole chiave di una sfida dal sapore amaro per una cornice sugli spalti che poco c’entra con lo spettacolo sul campo.
La vittoria di Udine, come non mai è la vittoria di un mercato estivo esente da sbavature. Tre su tre, sono i nomi sul tabellino dei marcatori arrivati a inizio stagione.
La rete di Loftus Cheek arriva solo a conferma di un rendimento costante da parte dell’inglese diventato una colonna portante dell’undici di Pioli. Quella di Jovic, invece, è emblematica per riassumere una sfida dalle mille facce, che premia la perseveranza. Per l’ex Fiorentina è la quarta rete targata Diavolo, sinonimo di crescita dopo un inizio a tratti deludente.
A chiudere il sipario in extremis è un freschissimo Okafor, subentrato a partita in corso e determinante al 93’ per far sorridere Pioli.
L’Unico neo per il Milan in questa trasferta in terra friulana lo si può intercettare nelle indecisioni difensive di una retroguardia a tratti opaca. Reijnders e Kjær non convincono a pieno a discapito di un Gabbia in grande spolvero.
Ciò che è certo è che il Diavolo torna alla base con il bottino pieno, voglioso di arrivare con il fiato sul collo di Juve e Inter.
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