Hamilton e Verstappen vengono tirati in ballo dallo storico dirigente in un confronto non certo lusinghiero delle loro capacità
Sono ormai anni, forse decenni, che l’elettronica ha preso il sopravvento nello sviluppo delle monoposto di Formula 1, in uno sport che per definizione è sempre all’avanguardia del progresso tecnologico.
Il dibattito, sempre molto fervido tra gli addetti ai lavori ma anche tra gli stessi appassionati, sul distinguere chiaramente, in modo netto, la bravura dei piloti e le performances delle vetture che gli vengono messe a disposizione, non ha mai avuto una risposta univoca.
Per farla breve, c’è chi sostiene che i dominatori di una data stagione in Formula 1 sarebbero stati tali anche con una monoposto inferiore per velocità e affidabilità. Dall’altra parte non sono pochi coloro convinti che, per quanto si possa guidare da fuoriclasse, ciò che fa la differenza è la macchina.
Ovviamente nessuno si permette di discutere della grandezza di mostri sacri contemporanei come Lewis Hamilton e Max Verstappen. Stesso discorso si può fare per icone come Alain Prost e Ayrton Senna, o come il leggendario Michael Schumacher, che ha segnato un’epoca in uno degli sport più seguiti a livello mondiale.
Dopo le ultime tre stagioni in Formula 1 – due delle quali dominate in lungo e in largo dall’olandese della RedBull – la questione è tornata di moda. Verstappen è davvero un alieno o semplicemente la sua Red Bull è di un altro pianeta? Si chiedono giornalisti e tifosi. Alla scomoda domanda ha tentato di dare una risposta un personaggio che per quasi 40 anni ha diretto con impareggiabile maestria il Circus. Contribuendo a trasformare la Formula 1 in un’entità commerciale altamente redditizia.
Bernie Ecclestone, la sentenza sui rivali di Verstappen è netta
Intervistato dal quotidiano tedesco Bild, Bernie Ecclestone – il 93enne ex numero uno della Formula 1 – ha parlato del fenomeno Verstappen con delle dichiarazioni destinate a far discutere. Perché tirano in ballo anche le capacità dei suoi rivali.
“Max al momento è la misura di tutte le cose. Lo si potrebbe mettere su una McLaren o probabilmente su una Ferrari o una Mercedes e vincerebbe lo stesso“, ha detto con sicurezza il britannico. Ovviamente, sebbene senza fare esplicitamente nomi, la dichiarazione presuppone che se Hamilton o Leclerc fossero capaci come il figlio d’arte, potrebbero vincere ugualmente. Non accadendo ciò – Sir Lewis è addirittura a secco di vittorie in un Gp dal 2021 – la conclusione può essere solo una.
“RedBull ha pazientemente sopportato le vittorie della Mercedes degli anni precedenti, sostituendo poi uno per uno tutti gli anelli deboli. Ora hanno il miglior team, il miglior design, la miglior macchina e il miglior pilota. Hanno fatto un lavoro eccellente“, ha insistito Ecclestone, ribadendo come il pilota olandese sia una spanna sopra tutti gli altri.