E' vero, si sta assegnando il primo trofeo stagionale. E' altrettanto evidente che le luci dei riflettori siano puntate sulla Costa d'Avorio per la Coppa d'Africa e sull'Arabia Saudita per la Supercoppa Italiana, ma il mercato spinge per riconquistarsi una piazza d'onore nelle attenzioni e nei pensieri degli appassionati di casa nostra e non solo.
A farla da padrone sono le esigenze delle squadre della nostra Serie A, molto spesso condivise, e per questo particolarmente interessanti a livello di possibili sviluppi da qui al rush finale.
Si parte dai gol e da chi avrebbe il compito di farli, e magari sta incontrando qualche difficoltà a reperire il profilo ideale. La decisione di Moise Kean raccontata già a partire da sabato da parte di Alfredo Pedullà, ha gettato nello sconforto diverse piazze che avrebbero desiderato affidare allo juventino la risoluzione dei propri problemi. Giocherà per l'Atletico Madrid, ed è una decisione condivisibile visto che ritroverà la Champions League da contendere all'Inter di Simone Inzaghi, e contestualmente a questa scelta ributta nel calderone di chi stava cercando club come Fiorentina e Monza che lo avevano richiesto a gran voce a Cristiano Giuntoli.
Una soluzione potrebbe arrivare da Marsiglia, perchè Rino Gattuso sta per accogliere Faris Moumbanga dal Bodo Glimt e potrebbe lasciare partire un bomber dal sicuro avvenire come Vitinha: pagato 30 milioni dodici mesi fa e mai totalmente ambientatosi in Ligue 1. Il Bologna ci sta pensando come sta facendo con Santiago Castro, ma ai rossoblu potrebbero aggiungersi presto altre candidature.
Non ci sarà l'Inter, che nonostante le suggestioni che a getto continuo scandiscono le settimane di gennaio sin qui trascorse, continua a smentire in maniera ferma ed inequivocabile la volontà di chiudere la stagione con gli stessi quattro componenti del reparto avanzato che la hanno iniziata. Per il futuro, i cambi sembrano essere sostanzialmente già designati con l'arrivo di Taremi a parametro zero dopo la fine della sua esperienza al Porto ed il ritorno alla base di Valentin Carboni che tanto bene sta facendo con la maglia del Monza. Totalmente corretta la decisione di rispettare gli accordi siglati con i brianzoli per il talento argentino: molto meglio i prossimi sei mesi da protagonista e con continuità di impiego alla corte di Palladino rispetto ai pochi scampoli ricchi di pressione per recuperare risultati in bilico che gli sarebbero piombati addosso rientrando a Milano. Ragionamenti teorici che dovranno sempre fare i conti con Alexis Sanchez: solo una sua uscita, che peraltro non verrebbe ostacolata, potrebbe modificare le valutazioni dello staff interista.
Altra esigenza condivisa è quella legata ai difensori: dalle idee datate come Boateng che sta valutando la Salernitana dopo essere stato offerto a mezza serie A (Napoli compreso) ai profili decisamente più futuribili che stanno caratterizzando gli ultimi giorni di mercato. Milan e Napoli guidano la fila delle squadre bisognose di innesto in quel reparto, e non è un caso che entrambe stiano valutando possibilità che spesso e volentieri sovrappongono. Buongiorno è chiaramente il profilo più apprezzato, ma sembra oggettivamente difficile che Urbano Cairo possa assumersi la responsabilità di smontare a stagione in corso il giocattolo granata sottraendo un elemento angolare come il proprio capitano. A maggior ragione dopo le esternazioni a getto continuo che inducono i tifosi granata alla calma. Rimangiarsele riscalderebbe il clima probabilmente oltremisura.
Allora largo alle piste alternative, come Solet che con il Napoli ha un discorso avviato ma non convince per i troppi infortuni, Adarabioyo e Kelly i cui file già da tempo sono sulle scrivanie dei dirigenti rossoneri e partenopei.
Una calma apparente, con il fuoco che arde sotto la cenere, in attesa di divampare a partire dalla prossima settimana. Tutto all'ultimo, come da uso e costume italiano.
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