Nella desolante cornice dello Stadio dell’Università Re Sa’ud, il Napoli conquista la finale della Supercoppa Italiana contro la Fiorentina. La squadra di Italiano non impensierisce mai seriamente gli azzurri, almeno sul piano del gioco. Per Mazzarri e i suoi ragazzi, ora, la possibilità di vincere un trofeo in una stagione sciagurata. La Viola, invece, esce delusa e molto ridimensionata da questa prestazione. Lo stesso Vincenzo Italiano non nasconde la delusione: “Di questa serata non salvo nulla”.
Simeone porta in vantaggio il Napoli, Ikoné condanna la Fiorentina
Mazzarri sceglie il 3-4-2-1, spostando Di Lorenzo braccetto, forzando il recupero di Cajuste e tenendo Kvara vicino a Simeone. Italiano schiera la 135^ formazione diversa dal suo arrivo alla guida della Fiorentina.
In avvio è subito il Napoli a rendersi pericoloso, sfruttando gli spazi lasciati dalla Fiorentina dietro la difesa. I viola capitolano dopo 20 minuti. La difesa di Italiano si muove male, Kvaratskhelia libera lo spazio per la percussione di Juan Jesus che serve il Cholito Simeone che con un diagonale di rara potenza e precisione fulmina Terracciano.
La Fiorentina non si dà per vinta e inizia a macinare gioco come suo solito, ma come spesso le capita non crea granché, mentre il Napoli si difende ordinatamente. Su un cross dal trequarti, la squadra Fiorentina colpisce un palo e segna un gol irregolare. Il Napoli resiste, anche se la Fiorentina ha ancora l’occasione di pareggiare: La Penna punisce il contatto leggero Mario Rui-Ikoné in area ed è calcio di rigore.
Dal dischetto si presenta lo stesso esterno francese che calcia alto: azzurri ancora avanti all’intervallo.
Viola inconcludente, Zerbin punisce
Il secondo tempo è sulla falsa riga del prima. La Fiorentina per oltre mezz’ora spinge e tiene il controllo del pallone, costringendo il Napoli a difendersi. Tuttavia, la squadra di Mazzarri sembra sempre attenta e sul pezzo e di fatto non rischia mai veramente il pareggio.
Nel finale i due minuti cambiano la gara. Dal minuto 84 in poi, Zerbin diventa il protagonista assoluto. Il il Napoli sviluppa l’azione da corner, il cross sul secondo palo premia Zerbin che, perso dalla difesa viola, raddoppia. Nel tentativo di insaccare, l’esterno ex Frosinone batte la testa passa qualche manciata di secondo fuori dal campo dopo il calcio d’inizio. Ricevuto l’ok per il rientro, sorprende Kayode, ruba palla e si invola verso la porta di Terracciano, e poco dopo essere entrato in area scagli un gran tiro in diagonale. Doppeitta personale e delirio Napoli, sul 3-0 alla Fiorentina. Mazzarri festeggia l’approdo alla fine di lunedì; Italiano si lecca le ferite di una serata molto storta.