Giornata cruciale in Coppa d'Africa: mentre è in corso il match fra la Guinea Equatoriale e Guinea Bissau, alle 18:00 scenderanno in campo Nigeria e Costa d'Avorio ed alle 21:00 Egitto e Ghana. Partite che diventano già da dentro o fuori, considerando i sorprendenti risultati visti nella prima giornata.
Ai microfoni di SPORTITALIA è intervenuto per parlarne il ghanese Daniel Kofi Agyei, cresciuto alla Fiorentina e passato in carriera per Juve Stabia, Benevento e Carrarese.
Egitto-Ghana è già da dentro o fuori: la tensione sarà l'aspetto determinante?
"Secondo me sì. Sarà una partita difficile per entrambe: forse in questo senso sarà più decisiva per il Ghana, dato che in caso di mancata vittoria sarebbe già fuori. Una partita importante dati i cattivi risultati all'esordio".
Che partita sarà, come ci arrivano le due squadre?
"Sono due squadre che giocano a calcio, ma che non sono state all'altezza in questo momento. Devono far vedere a tutti quanto valgono e che gioco sono in grado di proporre".
In molte partite l'organizzazione ha prevalso sui grandi nomi singoli, non trovi?
"Sì, oggi molte squadre sono organizzate. Siamo nel 2024 ed oggi tutti sanno giocare a calcio. Non è più come una volta, quando solo in pochi sapevano proporre certe cose. Adesso il calcio è sviluppato ovunque e devo dire che mi sto divertendo molto a vedere le partite in questa Coppa d'Africa. Penso che stia avendo anche un certo successo a livello di seguito proprio per questo motivo".
Al di là di questo, quali sono le favorite ad oggi per la vittoria?
"Vedendo queste prime partite, mi sa che non ci sono più favorite (ride, n.d.r.). Io sono del Ghana, spero che passi il turno e che si giochi le sue carte, ma penso che per noi sarà dura. La Costa d'Avorio parte sicuramente in prima fila, insieme al Senegal che sta facendo bene. Poi non si sa mai nel calcio".
Stasera gioca anche la tua ex squadra, la Fiorentina. Può vincere la Supercoppa?
"La Fiorentina è la mia squadra. Mi mette in difficoltà perché stasera non so nemmeno quale partita guardare! Guarderò il Ghana sulla app di Sportitalia e la partita in tv magari (ride, n.d.r.). Spero che i viola vincano".
Che ricordo hai dei tuoi inizi in Toscana?
"Sono grato alla Fiorentina, da lì è partito il mio percorso. Ho esordito in Serie A nel 2010, contro il Bari. Un momento che mi rimarrà sempre nel cuore. Partire dal Ghana ed arrivare fino a lì è stato bello. Anche solo andare in panchina al fianco di gente come Gilardino, Mutu, Jovetic, Frey, Comotto, Montolivo, Gamberini. Zanetti. Momenti importanti per me, indimenticabili".
E tu che farai ora?
"Dopo il Ghiviborgo ho apperso le scarpette al chiodo. Ho iniziato ad allenare i bimbi, con l'Asd Carrarese e lavoro anche con l'agenzia Italian Managers Group. Insomma, mi sto reinventando rimanendo nel mondo del calcio".
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