ESCLUSIVA SI Sella: “Roma da 4° posto con De Rossi. Mou via? C’era il sentore”

Lo scossone Mourinho, seguito dall'arrivo di De Rossi, è il tema caldo in casa della Roma, che ha scosso la Capitale. Le motivazioni che hanno spinto la società ad esonerare il tecnico portoghese sono note probabilmente solo in parte, date le modalità ed i tempi con i quali è stata presa questa decisione, quel che è certo però è che una bandiera come l'ex centrocampista sia ora l'uomo chiamato a risollevare classifica e morale dell'ambiente giallorosso.

In esclusiva per SPORTITALIA è intervenuto Ezio Sella, che De Rossi lo ha visto crescere ed esplodere, per parlare di lui e della dipartita del tecnico di Setubal.

Si aspettava questa mossa dalla Roma?

"E' stata una sorpresa un po' per tutti, nessuno se lo poteva aspettare. Certo, qualche sentore c'era".

A cosa si riferisce in particolare?

"Alle esternazioni di Mou in cui parlava del fatto di continuare con la Roma e di accettare qualsiasi progetto da parte della società. In quei momenti la società non ha mai risposto. In tempi non sospetti dunque qualcosa c'era".

Una separazione a questo punto della stagione fa bene alla Roma?

"E' un'arma a doppio taglio come sempre. E' difficile per chi subentra entrare subito in certi meccanismi, nell'atmosfera, trasmettere subito la propria idea di calcio. Tutto è più complicato, ma in queste situazioni la verità la conoscono solamente i protagonisti, al di là dei risultati".

Come sono stati i risultati?

"A livello internazionale direi ottimi. Forse in Italia il club si aspettava qualcosa in più. Secondo me la decisione non è stata presa solo per questo, dall'esterno è difficile giudicare perché credo ci possa essere stato dell'altro".

José di recente parlava del quarto posto quasi come di un sogno. Le è piaciuto questo tipo di comunicazione?

"Io credo che la rosa della Roma, con tutti gli effettivi a disposizione, fosse e sia da quarto posto. Ci sono stati diversi infortuni con giocatori importanti fuori gioco. Il campionato però è lungo, c'è tutto il girone di ritorno ed i giallorossi possono ancora puntare alla Champions".

Lei lo conosce bene: De Rossi è molto di più che una bandiera messa in panchina per la piazza, non trova?

"E' così. Lo conosco da quando aveva 16 anni, è stato uno dei centrocampisti più forti d'Europa. Da allenatore sono convinto che abbia le competenze per fare bene. E' un ragazzo intelligente, che è maturato molto e credo che sappia gestire uno spogliatoio di calciatori importanti. E' una persona intelligente e sono convinto che farà in fretta ad interirsi".

Spalletti parlava della suggestione di vederlo tutta la vita sulla panchina giallorossa. La sua intelligenza sarà l'arma per entrare subito nella testa dei giocatori più importanti?

"Sicuramente darà l'anima per avere risultati e per rimanere alla Roma. Per lui è una grande chance. Credo abbia vantaggi così come degli svantaggi, ma ha fatto bene ad accettare. E' una grande occasione. Merita di avere successo, glielo auguro con il cuore".

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