In esclusiva, Alfredo Pedullà ha fatto il punto su Zielinski e Taremi: "Piotr Zielinski e Mehdi Taremi: una rincorsa Inter che vi abbiamo svelato in tempi non sospetti, con tanto di doppio zero (inteso come parametro zero) nelle intenzioni del club, specialità della casa. Su Zielinski già il 3 novembre avevamo spiegato la differenza tra Inter e Juve: da più parti il centrocampista polacco era stato accostato ai bianconeri, quando l’Inter in realtà aveva acceso i fari. Il 22 novembre abbiamo aggiunto come l’Inter avrebbe aspettato la fine dei dialoghi – sempre più flebili – con il Napoli per un’eventuale trattativa legata al rinnovo. Con la cautela necessaria dopo un’esperienza legata a Mertens (sembrava a un passo dai nerazzurri, invece firmò il rinnovo con De Laurentiis) che aveva dato qualche insegnamento. Prudenza, legittima prudenza. E con la convinzione di fiondarsi sulla preda in caso di mancato accordo, oggi sempre meno probabile. Quindi, l’Inter è pronta – prontissima – sulla strada che porta a Zielinski. Quanto a Taremi il discorso è semplice: l’Inter ci aveva provato lo scorso 10 agosto quando aveva deciso di prendere sia l’iraniano in scadenza con il Porto che Arnautovic, salvo poi virare su Sanchez per le richieste al rialzo del club lusitano. Qualcuno aveva poi mandato Taremi al Milan con tanto di “affare in chiusura” e clessidra (….) annessa: in realtà i rossoneri ci avevano provato, ma senza arrivare a una parvenza di scambio di documenti. E l’Inter ha ripreso a lavorare, addirittura lo scorso ottobre vi raccontammo che sarebbe stato un obiettivo a zero e non per gennaio, malgrado proiezioni in tal senso prive di grande fondamento perché fin qui i nerazzurri mai hanno pensato di prendere un altro attaccante a gennaio. Pronto un triennale (o due anni con opzione) da circa 3 milioni più bonus, la stessa cifra di ingaggio che l’Inter aveva stanziato ad agosto. Piotr più Mehdi: un “doppio zero” che fa sempre più gola a Marotta e Ausilio. Ora che siamo in territorio non proibito, siamo alla definitiva accelerata. La terza strada da seguire a zero sarebbe stata Djaló, ma sappiamo come è finita: l’Inter non avrebbe avuto la necessità di anticipare, la Juve sì e fine delle trasmissioni".