ESCLUSIVA SI Cusin: “Coppa d’Africa? Senegal la più forte, ma c’è un’incognita”

Anche l'Algeria conferma l'impressione avuta in queste prime partite di Coppa d'Africa: non esistono partite facili o scontate. La squadra di Belmadi sbatte sull'Angola di Zito Luvumbo strappando solo un 1 a 1 all'esordio, dopo i pareggi di Nigeria ed Egitto e la sconfitta del Ghana.

In esclusiva per SPORTITALIA è intervenuto l'allenatore Stefano Cusin per parlare di questa edizione della manifestazione da poco cominciata. Cusin attualmente allena le Isole Comore e nello stesso continente in passato ha lavorato nella Nazionale del Congo. Al momento poi si trova in Costa d'Avorio per assistere ad alcuni match da vicino.

Cos'hanno detto le prime partite, ricche di sorprese?

"Le prime partite credo siano poco indicative, in generale. Guarda il Mondiale: l'Argentina perse la prima per poi vincere la Coppa".

Egitto e Nigeria hanno pareggiato la prima, ma sono attrezzate. E' il Marocco il favorito? Il Senegal può fare il bis?

"L'Egitto è una squadra davvero solida, forte. Sulla Nigeria ho qualche dubbio. Il Marocco è molto attrezzato, è molto 'squadra' ed ha un ottimo allenatore. Il Senegal è la Nazionale più forte, ma l'allenatore andrà via dopo questa competizione ed hanno qualche problema interno con la Federazione ed il Governo, questa potrebbe essere l'incognita. Insieme all'Algeria, che potrebbe essere una outsider, ed alla Costa d'Avorio che ospita la competizione, queste sono le squadre che potrebbero essere quelle che lotteranno nei turni successivi".

Quali squadre andrà a vedere e quali attraggono la sua curiosità?

"Io di base sarò ad Abidjan dove ci sono due gironi e quindi seguirò un po' tutte le squadre. Dopo questa Coppa d'Africa infatti ci saranno i sorteggi per la prossima edizione in Marocco e tutte le partite si giocheranno fra settembre e novembre. E' importante aggiornarsi, vedere più partite possibile, conoscere bene dall'interno come funzionano: vedere tante cose che dai video non cogli. Andrò anche a Yamoussoukro a vedere Burkina Faso-Algeria che mi interessa".

Quali giocatori, magari meno conosciuti, potranno mettersi in vetrina in chiave-mercato?

"E' un po' difficile fare previsioni a livello individuale. Il singolo viene esaltato dalla squadra. Difficile che un giocatore possa essere la rivelazione se i compagni non lo supportano. Non ricordo un esempio di qualcuno che sia stato la rivelazione anche se la sua squadra è stata eliminata al primo turno. Sono tantissimi i giocatori che potrebbero essere fra i migliori in questa manifestazione. Le top hanno tutti i giocatori che sono in Europa, affermati e conosciuti, uniti ad altri emergenti e dunque non me la sento di fare solo qualche nome".

Osimhen, Salah e Mané staccano tutti fra le star?

"Come nomi, curriculum e per quello che rappresentano sono leader e fanno la differenza. Poi chiaramente l'Africa ha questo fascino e potere di rigenerarsi sempre e generare di continuo nuovi talenti. Mi ricordo qualche anno fa quando i primi tre goleador della Premier League, il campionato più difficile al mondo, erano africani. Sicuramente loro tre sono delle stelle. Mané andando in Arabia Saudita ha perso un po' di smalto, Osimhen il giocatore del futuro se sta bene e la squadra lo aiuta. La Coppa d'Africa, specialmente quando viene giocata in questi mesi dell'anno, riserva sempre delle sorprese. Loro sono i più conosciuti, ma sono certo che ci saranno appunto delle sorprese, perché il talento non manca".