Un tennista si è convinto ad appendere la propria racchetta al chiodo e lasciare definitivamente il circuito Atp: adesso è finita veramente
Come tutti gli sport, anche il tennis richiede enormi sacrifici. Non è affatto una passeggiata raggiungere determinati livelli, serve tanta costanza negli allenamenti oltre al talento. In tal senso, Jannik Sinner rappresenta sicuramente un esempio da seguire.
L’atleta altoatesino ha faticato parecchio per migliorare le proprie abilità e adesso abbiamo a che fare col tennista più forte al mondo dopo Novak Djokovic. Il gioiello azzurro potrebbero “spingere Nole verso il ritiro”, dato che il campione serbo compirà 37 anni il prossimo 22 maggio.
La carta d’identità non è più dalla sua parte, di conseguenza il ritmo da numero uno del mondo sta diventando sempre più asfissiante per lui. Lo stesso Djokovic si è espresso chiaramente in un’intervista rilasciata negli scorsi giorni, ammettendo di essere combattuto. Una parte della leggenda vivente di Belgrado vorrebbe proseguire, ma allo stesso tempo il 24 volte vincitore degli Slam avverte in maniera rilevante la sofferenza generata dalla lontananza dalla sua famiglia.
Ogni volta che deve partire per prendere parte ad un torneo, Nole è costretto a non vedere i suoi figli per un po’ di tempo e questa situazione gli spezza il cuore. Neanche a dirlo, i suoi fans si augurano che il giorno dell’addio arrivi il più tardi possibile. Intanto, un collega del campione serbo si è convinto ad abbandonare definitivamente il circuito Atp. È giunto alla fine di un lungo viaggio, con un pizzico di amarezza. Il riferimento, entrando più nello specifico, è a John Millman, tennista nato a Brisbane il 14 giugno del 1989.
Millman dice addio al tennis e ricorda il successo contro Federer: “Ecco cosa mi ha aiutato a vincere”
Millman ha alzato bandiera bianca di fronte ad Alex Molcan (6-4 6-3), nel match valido per le qualificazioni all’Australian Open. Questo è stato l’ultimo incontro per l’atleta che in carriera ha vinto un titolo ad Astana nel 2020 e raggiunto altre due finali, nel 2018 a Budapest perdendo contro Marco Cecchinato e nel 2019 a Tokyo, dove ebbe la meglio Djokovic.
Millman ha attraversato momento piuttosto complessi in carriera, tant’è che nel 2013 pensò di smettere dopo il secondo intervento alla spalla. Invece per fortuna il suo sogno poté andare avanti, col tennista australiano che è stato in grado di togliersi grandi soddisfazioni. In particolare non dimenticherà mai lo storico successo ottenuto ai danni di Roger Federer agli US Open del 2018.
L’ex numero 33 del mondo ha raccontato in un’intervista che lo ha aiutato il fatto che, inavvertitamente, king Roger fosse sempre stato molto disponibile nei suoi confronti. “Federer è uno dei miei eroi, ma forse quell’aura speciale non c’era soltanto perché avevo più familiarità con lui“, aggiunge Millman. Ora è tempo di guardare al futuro che sarà fuori dal tennis giocato.
L’annuncio era già arrivato lo scorso novembre sui suoi social: “Tutte le cose belle finiscono. Dopo la prossima estate australiana mi ritirerò dal tennis professionistico. Sono incredibilmente grato per tutto il supporto che ho avuto durante la mia carriera. È stato un viaggio emozionante vivere un sogno che avevo da bambino”.