Ha destato scalpore il forfait di Rafa Nadal, appena rientrato nel circuito, per gli Australian Open: le amare parole dell’ex campione
Abbiamo gioito per il suo ritorno. Ci siamo emozionati alla sua prima vittoria nel circuito, a Brisbane, dopo 349 giorni di astinenza. Abbiamo creduto che potesse fare strada nel primo torneo dell’anno, e che questo fosse il giusto viatico, quello preparato per tanto tempo, in vista del prestigioso appuntamento degli Australian Open.
Nulla da fare. Un fuoco di paglia. Bellissimo finché è durato, ma troppo breve per scaldare davvero il cuore di chi credeva che il campione spagnolo potesse lasciare il suo marchio sul cemento di Melbourne.
Dopo le vittorie contro Dominic Thiem e Jason Kubler, Rafa Nadal ha dovuto affrontare lo scoglio rappresentato da Jordan Thompson, l’australiano idolo di casa. Una partita vera, durata 3 ore e 24′, che ha messo a dura prova la resistenza fisica dello spagnolo, uscito sconfitto dopo aver sprecato tre match point nel secondo set.
Ma non è stata tanto la sconfitta a preoccupare i fans, consapevoli come il ritorno ufficiale in campo potesse nascondere delle insidie, quanto il nuovo infortunio che il martoriato fisico del fuoriclasse ha dovuto sopportare.
Una microlacerazione muscolare lo ha costretto ad annunciare quello che nessuno avrebbe voluto sentire: il forfait per gli Australian Open. Rafa non ce la fa, Rafa alza bandiera bianca per il primo Slam dell’anno. E via ancora una volta, presumibilmente, con un’altra riatletizzazione in vista di un nuovo rientro, con i relativi tempi di adattamento alla fatica, alla superficie e quant’altro.
Sono inevitabilmente ritornati in superficie i dubbi di tutti coloro che già erano scettici sul ritorno ad alti livelli del 14 volte campione del Roland Garros. E soprattutto la paura che, nonostante la grande forza di volontà e la resilienza tipica del suo modo di approcciare allo sport della sua vita, tutto questo possa non essere sufficiente.
Nadal è logoro, stanco, provato e fisicamente distrutto. In un’intervista rilasciata ad ‘Eurosport’, il 7 volte campione Slam Mats Wilander, da anni voce della stessa emittente satellitare, ha commentato amaramente il precoce stop del fuoriclasse spagnolo. Dipingendo anche un futuro a tinte fosche.
“Il primo ad esser triste della rinuncia a Melbourne è sicuramente lui. Ho visto le tre partite a Brisbane, sembrava in forma contro Dominic Thiem e ha giocato ancora meglio con Jason Kubler. Forse, a 37 anni, questa sarà l’ultima volta che riuscirà a ritornare ad alto livello, o forse potrebbe anche non esserci un’ultima volta, e questo sarebbe un vero peccato“, ha esordito lo svedese.
“Sarebbe bellissimo se Nadal si rimettesse in sesto e giocasse il Roland Garros, vincesse un paio di partite prima di perdere da un giocatore più giovane o magari da Djokovic stesso. Qualcuno che meriti di avere questa responsabilità. Ma stiamo sperando in un miracolo, e i miracoli non accadono sempre“, ha concluso l’ex campione scandinavo.
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