A dieci anni dall’incidente di Méribel molti celebrano la carriera inimitabile di Michael Schumacher, ma emerge un particolare inquietante
La vita di Michael Schumacher si è fermata a 45 anni, almeno per come lo abbiamo conosciuto tutti, perché poi è cambiata totalmente dopo l’incidente sulle nevi di Méribel. Invece quella della sua famiglia è andata avanti.
Il campione tedesco resta sempre al centro dei pensieri, però c’è anche altro e soprattutto ci sono momenti di gioia. Come la prossima estate quando Gina-Maria, la figlia maggiore che oggi ha 26 anni, si sposerà.
A rivelare in anteprima il progetto è staqta la rivista tedesca “Bunte”, poi comunque ripresa da altre fonti. Le nozze con lo storico fidanzato, Iain Bethke, sono date per imminenti. E anche se manca una data, c’è sicuramente il luogo giusto per celebrarle. Succederà a Mallorca, nella villa che la famiglia Schumacher ha acquistato quasi sette anni fa dal presidente del Real Madrid, Florentino Perez.
Per questo, un noto wedding planner tedesco starebbe già pianificando gli ultimi dettagli, compreso un arco floreale sotto il quale saranno scambiate le promesse. Questo fa immaginare la scelta di una cerimonia privata, probabilmente con l’intenzione di far partecipare anche il padre della sposa.
Ma chi è Iain Bethke? Condivide con Gina-Maria la stessa passione per i cavalli, visto che pratica salto ad ostacoli. Insieme vivono già nella fattoria di Grins, dove hanno un grande allevamento e curano i loro puledri.
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Questa però è solo una parte della vita attuale per la famiglia. Il resto è stato raccontato in diversi speciali che nelle ultime settimane hanno voluto onorare il campione a dieci anni dall’incidente. Compreso il docu-film ‘Being Michael Schumacher’, trasmesso dalla tv tedesca ARD in cinque puntate dal 28 dicembre.
C’è tutta la carriera di Michael, fin da quando mostrava i primi lampi di classe con i go-kart, fino ai trionfi prima con la Benetton e poi soprattutto con la Ferrari. E ci sono molte testimonianze importanti, non solo nel mondo della Formula 1. Personaggi come Fernando Alonso e Norbert Haug Ross Brawn e Jean Todt, ma anche il campione di basket Dirk Nowitzki e l’ex calciatore Bastian Schweinsteiger.
Parole diverse per celebrarlo, ma non sono mancate le voci critiche. Come quella di David Coulthard che da pilota McLaren con lui ha duellato spesso, compreso quel clamorosocontatto sotto la pioggia nel GP del Belgio 1998.
Il 52enne scozzese ha parlato anche di lati forse poco conosciuto del campione, riconoscendo però la sua grandezza. Ha spiegato che quasi tutti i piloti hanno ben chiari quelli che erano i limiti, ma per Schumi era diverso: “Poteva essere molto spietato, freddo e distante. Credo che probabilmente, a questo livello, sia quello che serve per avere successo”.
Parole che possono suonare pesanti ma in realtà fotografano tutto quello che il sette volte campione del mondo era in pista. In fondo, se ha vinto molto più di Coulthard che pure guidava un’ottima monoposto, un motivo c’è.