Jannik Sinner rischia un sorteggio da brividi: quanti pericoli per il tennista altoatesino sulla strada verso la finale degli Australian Open
Il conto alla rovescia sta per terminare. Manca sempre meno all’inizio della stagione di Jannik Sinner, il numero uno d’Italia e giocatore maggiormente in ascesa crescita negli ultimi mesi nell’intero circuito. L’attuale numero 4 del ranking tra poche ore scoprirà il suo destino in Australia. L’11 gennaio è previsto infatti il sorteggio per l’Happy Slam, e il rischio di un tabellone da brividi per il tennista altoatesino non è un’ipotesi trascurabile.
Se è vero che, in questo momento, è più Sinner a dover essere temuto dai suoi ipotetici avversari che non il contrario, è altrettanto vero che tra i quattro giocatori chiamati a contendersi la vittoria dello Slam di Melbourne, il nostro Jannik è certamente quello che nei tornei al meglio dei cinque set ha fin qui in carriera fatto più fatica.
Senza considerare un mostro come Djokovic, gli altri suoi due rivali più accreditati, Medvedev e Alcaraz, vantano infatti rispettivamente in bacheca uno e due titoli dello Slam. Sinner invece finora non è mai riuscito a raggiungere nemmeno una finale, e il suo miglior risultato resta la semifinale raccolta a Wimbledon nella scorsa stagione.
Anche per questo motivo, più che per le altre tre teste di serie chiamate a gareggiare per la vittoria, Jannik avrà bisogno anche di un pizzico di buona sorte per poter andare avanti nel torneo, a partire da un tabellone che non sia eccessivamente impegnativo. Un’eventualità che, alla vigilia del sorteggio, appare però piuttosto remota.
Sinner rischia un sorteggio di ferro: tutte le mine vaganti dell’Australian Open
Fermo restando che l’annuncio del ritiro di Rafa Nadal può essere letto, egoisticamente, come una buona notizia per Jannik, visto che potenzialmente lo spagnolo avrebbe potuto essere pescato al primo turno da chiunque, i giocatori da evitare, soprattutto nei primi match del torneo, non sono pochi.
Ad esempio la truppa degli italiani, composta dall’amico Lorenzo Sonego, da Matteo Arnaldi e anche dal rientrante Berrettini. Tutti giocatori di cui Sinner non dovrebbe in realtà preoccuparsi particolarmente in questo momento della carriera, ma che a livello emotivo potrebbero provarlo non poco.
Dimenticato lo spauracchio Nadal, tra i ‘grandi vecchi’ del circuito, quei giocatori dal glorioso passato fatto anche di trionfi a livello Slam, sicuramente sarebbe meglio evitare al primo turno d’incrociare Andy Murray, mentre potrebbe opporre sicuramente meno resistenza un giocatore come Wawrinka, dotato di grande classe ma ormai lontano dai livelli di competitività necessari per mettere in difficoltà un giocatore come Sinner. Occhio invece a Gael Monfils e Milos Raonic, per ragioni differenti due tennisti in grado di fare brutti scherzi a chiunque, escluso il solo Djokovic.
Ma più che i giocatori molto esperti, a rappresentare il pericolo più importante per Sinner nei primi turni potrebbero essere soprattutto i talenti delle nuove generazioni. Non solo quel Roman Safiullin cresciuto esponenzialmente negli ultimi mesi, ma anche un giovanissimo come Arthur Fils, tennista francese classe 2004, già numero 35 del ranking. Un giocatore di cui probabilmente sentiremo molto parlare in questa stagione.
Senza dimenticare lo stesso padrone di casa Jordan Thompson, che ha iniziato l’anno giocando un brutto scherzo proprio a Nadal, o lo svizzero Dominic Stricker, pochi mesi fa protagonista di un clamoroso exploit agli US Open.