Il pesante ko contro il Torino dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia potrebbe essere il capitolo finale: l’annuncio sulle dimissioni di Mazzarri spiazza tutti
Passare in sette mesi dalla gioia più pura al dramma, sportivo ma pur sempre dramma. Succede questo in casa Napoli, sempre più allo sbando e sempre più senza idee. Lo dimostrano le sette reti incassate dal Frosinone in Coppa e dal Toro in campionato. Ecco perché Walter Mazzarri e le sue dimissioni tengono banco.
Certo, anche nella sconfitta dell’Olimpico-Grande Torino ci sono alcune attenuanti. Perché questa squadra è stata disegnata su Osimhen e sulla sua interazione con Kvarathskelia, ma non solo. Oggi invece si ritrova senza una punta potenzialmente da 30 gol e senza nessuno che sia in grado di sostituirlo degnamente.
Simeone è stato tenuto per troppo tempo in naftalina, prima dalla gestione Garcia e ora da quella di Mazzarri. Buttato nella mischia a Torino per disperazione, è stato uno dei pochi a salvarsi, o almeno e metterci la voglia di lottare. Raspadori è la brutta copia dell’attaccante che abbiamo conosciuto e rischia anche la nazionale. Politano è apparso in calo nonostante una buona annata dal punto di vista personale.
Zielinski da troppo tempo viaggia con la testa altrove ben sapendo che l’Inter aspetta solo di metterlo sotto contratto non appena scadrà il suo rapporto con il Napoli. E poi ci sono i nuovi, che non hanno mai reso. Natan aveva il compito di non far rimpiangere Kim e ha fallito. Cajuste e Lindstrom non incidono, Mazzocchi è appena arrivato e ha subito fatto danni ma merita almeno una prova d’appello.
Dimissioni Mazzarri, l’annuncio spiazza il Napoli: l’ha detto veramente
Fosse successo nella passata stagione, in casa Napoli sarebbero state trovate subito le soluzioni. Perché Luciano Spalletti il gruppo lo ha sempre avuto in mano e perché Cristiano Giuntoli faceva da collante tra il club e i giocatori. Oggi il Napoli si scopre invece scoperto sia sulla gestione tecnica che su quella umorale.
In più a gennaio sarà difficile rimediare e i tifosi se ne stanno accorgendo in questi giorni. Il tentativo per arrivare a Radu Dragusin è stato reale, eppure il centrale rumeno andrà al Tottenham che gli offre più soldi e più prospettive.
Sul banco degli imputati da tempo c’è Aurelio De Laurentiis, accusato da più parti e non solo dai tifosi di aver smontato troppo in fretta in bel giocattolo. A Torino non c’era, per impegni di lavoro all’estero, ma alla fine della partita in videocall ha strigliato a lungo la squadra comunicando la scelte del ritiro in vista del derby con la Salernitana.
Prima però ha avuto anche un lungo colloquio con il suo tecnico. Mazzarri, nello stadio che è stato anche suo, sperava di vedere una reazione e invece non c’è stata. Così a fine gara è rimasto a lungo nel suo gabbiotto in tribuna, isolato da tutti per la squalifica, e ha confessato le sue paure al presidente.
Avanti con lui, questa è la posizione della società. Ma non è quella della stampa locale e sono più le voci che gli chiedono di fare un passo indietro. Come quella del noto giornalista Umberto Chiariello dagli studi di Canale 21.
“Arrivato al capolinea il Napoli si è sciolto definitivamente. Attendo stasera le dimissioni di Mazzarri. Lui stesso aveva detto che era venuto per dare una mano, sapendo che non fa parte del futuro di questa squadra, non è in grado di darla. De Laurentiis stasera se ne deve rendersene conto, si dimetta o almeno Mazzarri”, ha detto a caldo. Dimissioni che in realtà non sono arrivate e il diretto interessato dice di non averci nemmeno pensato.