Il mondiale di MotoGP che avrà inizio il prossimo 10 marzo avrà per principali favoriti i piloti della Ducati. Bagnaia in pole, poi Marquez
La Ducati è al lavoro per conquistare il suo terzo titolo mondiale consecutivo. Il team di Borgo Panigale dopo anni di frustranti risultati e di vittorie sfumate per qualche banale errore di troppo sta ora raccogliendo i frutti di quanto seminato nelle ultime stagioni. Nel 2022 e nel 2023 sono arrivati due titoli consecutivi grazie a Francesco Bagnaia e ora l’obiettivo è tener fede al classico ‘non c’è due senza tre‘.
Ma la prossima stagione il pilota torinese dovrà guardarsi dal possibile ritorno ad alti livelli di Marc Marquez. Il trentenne fuoriclasse di Cervera grazie al clamoroso passaggio dalla Honda al team Gresini avrà a disposizione una Ducati Desmosedici, di gran lunga più veloce e competitiva della moto giapponese.
Attenzione però al cosiddetto terzo incomodo che a sorpresa potrebbe avere il profilo di nella prossima stagione potrebbe avere il profilo di Alex Rins, il ventottenne pilota catalano che dopo una sola stagione alla Honda è stato ingaggiato dalla Yamaha. Nel team di Iwata farà coppia con un altro possibile outsider per il titolo iridato, l’ex campione del mondo Fabio Quartararo. Nel corso della sua carriera in MotoGP il centauro di Barcellona ha conquistato sei gran premi, l’ultimo dei quali nella scorsa stagione sul circuito delle Americhe.
Ora però lo scenario potrebbe cambiare: la Yamaha sta lavorando per realizzare una moto che fin dal gran premio del Qatar sia in grado di dare fastidio alle Ducati. È difficile immaginare che possa competere subito per il mondiale, ma la storia dello sport è piena zeppa di sorprese. In una lunga intervista rilasciata al quotidiano sportivo ‘Marca’, Rins ha lanciato ufficialmente il guanto di sfida ai piloti di Borgo Panigale.
“Il team Yamaha è molto ambizioso e quando si sono fatti avanti con me ho subito detto di sì. È un progetto intrigante e di prospettiva – ha sottolineato Rins -. Tra l’altro ho avuto la possibilità di portare con me un responsabile della telemetria che avevo in Suzuki. Volevo affidarmi a professionisti di mia fiducia e così sarà. Lotteremo per traguardi importanti“. Sempre durante l’intervista Rins ha dichiarato di non avere paura della Ducati, pur riconoscendone le qualità: “Stanno sviluppando una moto molto veloce ma la Yamaha non è da meno“.
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