Grande preoccupazione in casa Mercedes: cosa succede - Foto ANSA (Sportitalia.it)
L’ultimo annuncio riguardante la Mercedes ha spaventato i tantissimi tifosi della scuderia di Brackley: parole da brividi.
Le ultime due stagioni della Mercedes non sono state sicuramente all’altezza. La scuderia di Brackley, dopo aver perso il Mondiale 2021 all’ultimo giro (con polemiche che durano ancora oggi), non è più riuscita a stare a contatto con la Red Bull. Ha dovuto assistere ai continui trionfi del team anglo-austriaco e di Max Verstappen.
L’unico successo in questi due anni è quello ottenuto da George Russell in Brasile. Nel 2022. Dove la Mercedes è riuscita a centrare una splendida doppietta con Hamilton giunto subito dietro il suo compagno di squadra. Troppo poco per un team che ha ovviamente ambizioni ben maggiori e che nel decennio scorso riusciva a conquistare, con Hamilton, sette titoli iridati consecutivi.
L’auspicio di tutti i tifosi della Mercedes è di tornare a vedere nel Mondiale 2024 una vettura competitiva. In grado davvero di dare del filo da torcere ai rivali della Red Bull. La Mercedes si affida ovviamente alle straordinarie qualità di Lewis Hamilton ma molte speranze vengono riposte anche in George Russell, sebbene l’ultima stagione sia stata davvero avara di soddisfazioni per il 25enne britannico.
Proprio Russell nei giorni scorsi ha voluto sollevare un tema che riguarda la salute non solo dei piloti della Mercedes, ma di tutti i protagonisti della Formula 1. Il pilota della scuderia di Brackley, presidente della Gran Prix Drivers’ Association (GPDA), ha posto l’accento su una questione che sta mettendo a rischio il benessere dei piloti di F1.
Secondo Russell, infatti, i fusi orari a cui sono sottoposti lui e i suoi colleghi a causa dei viaggi continui potrebbero alla lunga creare grossi problemi. In un’intervista rilasciata al sito RacingNews365.com, il 25enne di King’s Lynn ha svelato che il suo ritmo cardiaco ha subito delle variazioni proprio in seguito agli spostamenti imposti dal fitto calendario di Formula 1.
Nell’intervista il britannico ha spiegato che dopo un’attenta analisi dei suoi dati biometrici è emerso chiaramente che il suo ritmo cardiaco aumenta in maniera significativa nelle ore notturne quando è in viaggio costante attraverso differenti fusi orari. Russell ha chiarito che questo aumento è di circa il 25% rispetto ai periodi in cui rimane in una località fissa. “Questa variazione – ha concluso il pilota della Mercedes – potrebbe avere implicazioni serie sulla mia salute e sulle mie prestazioni“. Una questione di cui bisognerà certamente discutere in Formula 1.
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