I numeri di Verstappen sono incontestabili (foto LaPresse) Sportitalia.it
Stop alle polemiche su Perez, più volte criticato per le sue prestazioni in Red Bull. Hakkinen è chiaro a riguardo
La performance di una vettura in Formula 1 è influenzata da diversi fattori: dal telaio, all’aerodinamica, passando per il motore, gli pneumatici e molti altri dettagli tecnici. Inoltre, il pilota gioca un ruolo fondamentale nel rendimento complessivo della squadra.
Nel caso di Red Bull e Max Verstappen, la situazione è complessa e va oltre il solo aspetto tecnico. In una serie di ventidue gare, l’olandese ha trionfato in diciannove occasioni, una sequenza di dieci vittorie consecutive da Miami a Monza e oltre mille giri al comando.
Il 2023 si è rivelato, senza dubbio, un’annata irripetibile per il giovane immarcescibile orange. Il pilota Red Bull ha sigillato il suo terzo titolo mondiale, mettendo a dura prova ogni forma di concorrenza, a cominciare dal compagno di scuderia, Sergio Perez, il quale ha visto in fretta svanire le sue speranze di contestare la supremazia del nativo del 1997.
Mika Hakkinen, da ex protagonista di questo straordinario sport, ha dedicato parole di analisi sagace: “Ciò che Verstappen ha compiuto dimostra una concentrazione straordinaria. Perseverare a mantenere tale livello di prestazioni, persino al comando di una vettura più che competitiva, in un calendario così frenetico, è tutto tranne che agevole”.
Parole non indifferenti se si considera che ad affermarle è un ex due volte campione del mondo con la McLaren. Il tutto è avvenuto nel corso della sua consueta analisi video per il canale Youtube Unibet, nella quale Hakkinen presta la sua competenza come editorialista di Formula 1.
“Nel mio tentativo di comprendere gli accadimenti del Circus, mi affido costantemente alla mia esperienza. E Verstappen, insieme alla Red Bull, sta semplicemente raccogliendo i frutti di un lavoro che ha radici profonde e che è stato diligentemente svolto fin dai primi giorni dal medesimo gruppo di lavoro”, il lusinghiero il giudizio dello scandinavo.
“Quando un velocista e gli stessi artigiani – prosegue Hakkinen – sono in grado di cooperare a lungo termine e ciascun elemento svolge diligentemente la propria parte, ciò che si sta manifestando ora è la conseguenza naturale di un seminare che si è protratto attraverso il tempo. Verstappen si distingue, forse più in questo aspetto che durante i fine settimana di gara”.
“Incontestabilmente, – asserisce l’immarcescibile ex McLaren – la vettura Red Bull è al cento per cento appannaggio di Verstappen. Al punto tale che nemmeno Perez, pur essendo un competente velocista, riesce ad avvicinarsi minimamente alle prestazioni di Max, nonostante il suo terzo anno all’interno della squadra”.
“Verstappen gode indubbiamente del privilegio di aver intrapreso presto la sua carriera nel mondo della Formula 1, accumulando esperienza che ora produce frutti evidenti. Inoltre, deve aver compreso quanto sia essenziale l’aspetto della simulazione in un Circus in cui le giornate di prova sono scarse al minimo”, ha saggiamente concluso Hakkinen.
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