Marc Marquez correrà il mondiale con il team Gresini (LaPresse) - Sportitalia.it
Il campionato del mondo di MotoGP deve ancora avere inizio ma la premesse ci raccontano di una stagione quanto mai intensa e combattuta. Le ultime su Marquez
Non sarà facile per Francesco Bagnaia conquistare il terzo titolo mondiale consecutivo di MotoGP. Il pilota piemontese che nella nuova stagione potrà usufruire delle migliorie e dell’evoluzione della Ducati ufficiale, si troverà di fronte uno schieramento di avversari di tutto rispetto.
In primis l’uomo più atteso, il sei volte campione della classe regina Marc Marquez che a differenza delle ultime disastrose stagioni avrà a disposizione una super competitiva Ducati Desmosedici. Il passaggio del fuoriclasse di Cervera al team Gresini dopo dieci anni di militanza alla Honda ha rappresentato una piccola/grande svolta epocale nel mondo delle due ruote.
Sulla carta insomma, al netto di incidenti e contrattempi di varia natura che negli sport motoristici sono sempre dietro l’angolo, la Ducati ha tutte le possibilità di dominare la scena mondiale per il terzo anno consecutivo. Ma grande attenzione il team di Borgo Panigale dovrà riporre ai movimenti, tutt’altro che irrilevanti, delle altre scuderie che giustamente non accettano di assumere il ruolo di vittime sacrificali.
La Honda ad esempio farà di tutto per far pentire Marquez di averla abbandonata, così come KTM e Aprilia si impegneranno per proseguire nel loro significativo percorso di crescita. Ma ad aver messo a segno il ‘colpo’ più interessante delle ultime ore è l’altro grande team giapponese che smania dal desiderio di tornare protagonista dopo i fasti delle stagioni precedenti.
Stiamo parlando della Yamaha, l’ultima moto a trionfare in MotoGP prima della mini egemonia targata Ducati. Nel 2021 Fabio Quartararo conquistò il titolo riuscendo ad approfittare di qualche passaggio a vuoto di troppo di Bagnaia e degli altri piloti di Borgo Panigale.
Ebbene, proprio la Yamaha nelle ultime ore è riuscita a strappare al team italiano un ingegnere di altissimo profilo come Massimo Bartolini, uno degli artefici del dominio Ducati di questi ultimi due anni. La mossa della scuderia nipponica è di grande importanza, perché la presenza di Bartolini può senza dubbio favorire lo sviluppo di una moto altamente competitiva.
Bagnaia, Marquez e tutti gli altri piloti Ducati dovranno forse guardarsi dal ritorno ad alti livelli di Quartararo che da tempo aveva richiesto ai manager della Yamaha un importante salto di qualità. E la Ducati accuserà l’addio di Bartolini? La prima risposta già a Losail a marzo prossimo.
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