Schumacher, arriva il tanto ed atteso annuncio che i suoi tifosi ed il mondo dello sport stava attendendo con ansia: a quanto pare c’è ancora speranza
Nelle ultime ore iniziano a circolare delle importantissime notizie che riguarda il mondo dei motori. In particolar modo la famiglia Schumacher. Le ultime rivelazioni dichiarate da Mick, il figlio del grande Michael, non lasciano alcun tipo di dubbio. Quest’ultimo ha fatto sapere di essere pronto a prendere parte al prossimo WEC (ovvero la World Endurance Championship).
Non la vede solamente come una sfida, ma un qualcosa di più: ovvero una possibilità di crescere come pilota. Il suo obiettivo è fin troppo chiaro: cercare di avere una seconda opportunità nel mondo della Formula Uno. Magari cercando di portare quel tipo di esperienza che è riuscito a maturare nelle gare di durata.
Nelle categorie minori è stato assolutamente uno dei migliori. Senza dimenticare anche le due stagioni che ha vissuto nei Gran Premi con il team Haas. Finita qui? Neanche per sogno visto che conserverà il ruolo di terzo pilota della Mercedes anche in vista della prossima stagione sportiva.
Mick Schumacher ci crede: svelato il suo obiettivo
Gli obiettivi di Mick Schumacher sono fin troppo chiari: intravedere un futuro nel volante ufficiale Alpine per poter rilanciare la sua carriera nella F1.
Una missione, però, tutt’altro che semplice per il figlio di ‘Schumi’. Il non aver guidato in questo 2023 è un qualcosa che ha accusato molto. Anche se, allo stesso tempo, ha ammesso di aver imparato moltissimo in questo importante ruolo che la Mercedes gli ha concesso. Tanto è vero che ci ha tenuto a precisare, nelle parole riportate da ‘Sportmediaset’: “Per me si è trattato di un importante passo in avanti nella mia carriera. Ovviamente sono un pilota, prima di quest’anno avevo guidato auto da corsa per 14 anni di fila, così ho scelto la migliore opportunità che mi si è presentata per tornare a guidare in gara”.
Poi ha continuato dicendo: “Ora so cosa voglio da me e dalla mia squadra. Quando sono arrivato nella F1 non è stato facile visto che ho cercato dapprima la mia dimensione e capire in che modo potessi dare il mio contributo. Lavorando, per una intera stagione, insieme a gente come Hamilton e Russell, so quanto è fissata in alto l’asticella e so fino a che punto posso arrivare“.