Marco Vittorio Tieghi, avvocato e intermediario di origini italoamericane di New York che ha fondato l’agenzia Sports Generation, ha parlato in esclusiva a SPORTITALIA della crescita del calcio statunitense e del possibile arrivo in Italia di due giocatori passati per la MLS: Tajon Buchanan (oggi al Bruges) e Thiago Almada (Atlanta United).
Ci parla del suo lavoro negli USA?
"Ho cominciato da legale, come avvocato di diritto sportivo. Da 8-9 anni lavoro con la MLS anche perché sono per metà americano. Ho avuto la fortuna di assistere da legale e intermediario a grandi operazioni: è un mercato che conosco molto bene. All'inizio il mio lavoro era soprattutto quello di portare giocatori dall'Europa agli Stati Uniti, adesso invece accade anche il contrario".
Weah, Pulisic, Musah, McKennie: è sempre più frequente vedere giocatori statunitensi giocare in Serie A e negli altri migliori campionati.
"Ce ne sono sempre di più, sì. Una volta non c'erano dei veri e propri settori giovanili, ma al massimo delle accademy indipendenti. Ora invece sì ed è nata anche la MLS Next Pro che è una sorta di unione delle seconde squadre delle società. Ormai tanti bambini scelgono il calcio a discapito di altri sport diffusi in America. Essendo un Paese così grande, è ovvio che ci sia anche molto talento, se cominciano in giovane età a praticare questo sport. Stanno nascendo tanti ottimi giocatori, lei ha citato due dei più famosi. Tanti vanno in Premier League ed altri top campionati. L'Aston Villa ha preso Jhon Durán, attaccante del Chicago Fire, così come il Chelsea che ha preso Gabriel Slonina sempre dal Chicago e Djordje Petrovic dal New England Revolution. Poi faccio altri due nomi".
Prego.
"Conosco bene l'agente del nuovo talento portiere Chicago, Chris Brady, grande prospetto. Poi il Philadelphia Union sta lanciando il centrocampista centrale Jack McGlynn, un prospetto top, classe 2003, nel giro della nazionale under 23".
Buchanan non è statunitense, ma si è formato lì. Che ne pensa si lui?
"Un esterno moderno, canadese ma cresciuto in MLS. Giocatore di livello: veloce e tecnico, con una stazza fisica importante. Alla Alphonso Davies, per fare capire la tipologia di caratteristiche: fisicamente importante, ma al contempo appunto rapido e tecnico".
Richiede un investimento non più indifferente, ma abbastanza sicuro per le sue prospettive?
"Nel calcio non si sa mai anche perché non conta solo la parte tecnica, ma anche la squadra che trova, l'allenatore e via dicendo. Sicuramente è però un esterno molto interessante. Una cosa però è giocare in Belgio, un'altra è farlo in una grande lega. Le pressioni sono diverse, così come la lingua ed il contesto. Deve dimostrare, ma ha le qualità per stare a quei livelli lì".
Lo vedrebbe titolare all'Inter, che lo sta cercando, in futuro?
"Sì. Per come gioca Inzaghi con gli esterni che devono essere molto veloci a difendere ed attaccare, a fare tutta la fascia, può essere il rinforzo giusto per l'Inter".
Thiago Almada, che è esploso all'Atlanta, sarà il prossimo a diventare protagonista del nostro mercato?
"Conosco bene l'Atlanta. Ha fatto davvero giurisprudenza perché è stata una delle prime ad investire, pagando qualche milione in Sudamerica per un talento, Miguel Almirón, per poi rivenderlo nel 2018 al Newcastle. Una volta in MLS non era usuale pagare cifre importanti, ora invece lo fanno anche per i giovani. Almada fa parte di quel gruppo di giovani che i club europei stanno andando ad osservare e comprare. In Sudamerica ci sono salari più bassi e c'è dunque questo vantaggio da sfruttare".
Dove lo vedrebbe in particolare?
"Lui da quello che so vuole andare in Europa e preferisce Premier League o Liga spagnola, ma sicuramente è un giocatore che può fare bene anche in Italia. Chiaramente non vale poco ed in più è un extracomunitario, dunque serve lo slot libero".
In MLS a differenza che in Arabia Saudita, c'è una crescita dal basso più che la ricerca di portare i migliori giocatori lì, anche se a fare notizia sono colpi alla Messi, no?
"Il mercato statunitense è diametralmente opposto a quello arabo. È cominciato più di dieci anni fa con l'arrivo di nuove franchigie. Conosco Tom Penn, CEO del San Diego, la nuova franchigia che debutterà nel 2025 per 500 milioni di dollari: sarà la trentesima della MLS. Questo rende l'idea della crescita cui stiamo assistendo. Nel 2024 si terrà lì la Copa América, nel 2025 il Mondiale per club Fifa, nel 2026 il Mondiale maschile e nel 2027 gli USA sono fra le nazioni candidate ad ospitare anche il Mondiale femminile. Tutto si sta concentrando lì. Non spendono milioni, c'è il salary cap e solo pochi possono guadagnare certe cifre, ma le infrastrutture sono fra le migliori al mondo, gli stadi pazzeschi. Come dice lei, la crescita è dal basso. Dal mio punto di vista nei prossimi dieci anni, non dico che diventerà la prossima Premier League, ma quasi".
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