Anche nel giorno di Natale non manca il punto della situazione legato alle recenti vicende del campionato e del calciomercato da parte del Direttore di Sportitalia Michele Criscitiello. Di seguito il testo integrale dell’editoriale presente su Sportitalia.com, nel quale non manca un riferimento esplicito al Milan ed alla possibilità che i rossoneri decidano di rivoluzionare la propria guida tecnica nel prossimo futuro.
Buon Natale a chi crede ancora a Babbo Natale, a chi spera che i sogni si realizzino ma soprattutto a chi fa di tutto affinché si realizzino senza aspettare che un albero di Natale si costruisca da solo e che ti faccia trovare anche i regali impacchettati. Per il Milan non sarà un Natale di gioia, per il Napoli sarà un Natale di depressione dopo aver toccato a giugno il cielo con un dito; ora il brusco risveglio. Il calcio è, però, così: 6 mesi prima sei un fenomeno e 6 mesi dopo sei un incapace. Si giudica tutto in base ai risultati poi la ruota gira e l’opinione cambia. Allegri era un incapace, oggi non lo è più. Simone Inzaghi uno che stava lì per sbaglio adesso è diventato il demone di Piacenza. Equilibrio zero ma ci sta bene così perché il calcio, alla fine, è magico anche per questo. Siamo tutti bravi a giudicare, ci divertiamo, poi però gli addetti ai lavori lavorano e sbagliano, pensano di aver fatto tutto bene e invece inciampano. Chi fa il fenomeno oggi smette di ridere domani. Il Milan si è rotto. Un giocattolo perfetto due anni prima può non funzionare più dopo due anni? Certo. Togli le pile, sbagli a mettere il verso di quelle nuove e il giocattolo non va. Era finito il ciclo Maldini ed era finito quello di Pioli. La società ha sbagliato a credere che l’allenatore potesse dare ancora qualcosa. I calciatori di oggi hanno bisogno sempre di stimoli nuovi, di novità e diventa difficile nelle grandi squadre andare sempre a mille e trovare nuove motivazioni. C’era Conte libero ma forse non era ancora pronto. Aveva bisogno di riposare. Ora che ha riposato è giusto bloccarlo per giugno. Non c’è altra soluzione a Conte in rossonero. Thiago Motta è bravo ma passare dal Bologna al Milan potrebbe essere un rischio, più che altro perché giocare ogni 3 giorni Thiago Motta non l’ha mai fatto ed è tutt’altro calcio giocare 3 volte in 7 giorni. Conte ha voglia di Milano e Conte è l’unico nome per il Milan. Quello di De Zerbi neanche va preso in considerazione visto che ora ha tutta la Premier, e non solo, su di lui. Ibrahimovic è arrivato per gestire e lo faccia. Esonerare Pioli perché i calciatori neanche lo salutano più sarebbe un errore. Ibra serve a questo. Deve gestire la squadra e arrivare a fine stagione facendo un grande girone di ritorno e allo stesso tempo provare ad arrivare in fondo all’Europa League. Serve un cambio di marcia nella testa e nelle gambe. Esonerare Pioli e affidare lo spogliatoio ai calciatori sarebbe la prima sconfitta di Zlatan. Promuovere Abate non avrebbe senso e inventarsi altre soluzioni sarebbe rischioso anche per il quarto posto dove c’è l’insidia Bologna e Roma e Napoli non possono permettersi il lusso di pensare alla Superlega.
Il Napoli, con Mazzarri, non è guarito. Non si tratta di avere Garcia incapace o Mazzarri bollito. E, sinceramente, non sono neanche tutte le colpe di De Laurentiis. Il Napoli non ha una rosa per aprire un ciclo. Lo scorso anno è stato l’anno perfetto dove con un grande allenatore e un grande direttore ti è girato tutto bene. Sono, però, stagioni che ti capitano una volta ogni 10-20-30 anni. Non c’erano le basi prima e non ci sono ora per aprire un ciclo con questi calciatori. Buoni ma non fenomeni. Il Napoli già era calato nel finale della scorsa stagione. Dopo aver vinto uno scudetto abbassi l’attenzione e la tensione ed è lì che riemergono le fragilità. Era abbastanza scontato il flop del Napoli in questa stagione. Lo abbiamo anticipato ad inizio anno anche se non credevamo addirittura cosi netto ed evidente. Tutti hanno brindato al rinnovo di Osimhen. Se è un rinnovo per fare tanti soldi allora brindiamo anche noi, se il rinnovo significa tenerlo a Napoli a lungo forse non è la soluzione migliore. Un calciatore cosi bisogna venderlo e fare tanti soldi. Nel frattempo devi trovare un grande sostituto.
In chiusura faccio gli auguri di Buon Natale a Gabriele Gravina, Presidente della FIGC. Non sono ironico ma sincero. Li faccio con la speranza che Gravina torni più Gabriele e meno Gravina. Torni ad essere quello che aveva guidato la serie C e non quello di Roma che crede di comandare il calcio italiano. Lo dico dopo aver vinto con lui la causa in Tribunale a Firenze. Dopo che aveva fatto un comunicato ufficiale sul sito istituzionale della FIGC. Lo ripeto ora: Gabriele, sei consigliato male. Ti circondi di persone e personaggi che ti stanno facendo sbagliare tante strategie. Il percorso non è infinito e gli amici bisogna farseli quando sei sull’altare e non nella polvere. Gravina sta commettendo troppi errori ma soprattutto non sta portando nulla di buono e di nuovo al calcio italiano. Non parliamo delle riforme perché sarebbe chiedere troppo ma anche le singole strategie risultano tutte fallimentari. Sta facendo il bene degli avvocati della Federazione che perdono le cause e poi neanche pagano le spese se a dire che la FIGC ha perso è un organismo superiore come il Collegio di Garanzia del Coni. E’ come se un Tribunale dicesse all’Agenzia delle entrate di pagare gli avvocati e l’agenzia delle entrate che ti segue fino a sotto casa poi è la prima a non dare il buon esempio. Se non avete capito nulla, amen. Chi doveva capire ha capito. Buon Natale a tutti.