Colpi per 180 milioni: il club è impazzito!

L’eccessivo consumismo nel mondo del calcio, caratterizzato da operazioni di mercato sfrenate e spesso sproporzionate, solleva diverse considerazioni sullo stato attuale del professionismo.

Ormai lo si sente ripetere in continuazione: i club calcistici, spinti dalla pressione di ottenere successi immediati e risultati tangibili, si trovano spesso coinvolti in una corsa all’acquisto di talenti a volte eccessiva. Questo consumismo nel mercato del calcio si traduce in un ciclo di trasferimenti che può essere dannoso sotto diversi aspetti.

spese folli e ingiustificate
La Premier League ci ha abituato ad acquisti ed esborsi inconcepibili (foto LaPresse) Sportitalia.it

Il Chelsea spenderà 180 milioni di euro per un doppio colpo. Ma procediamo con ordine. Innanzitutto, stiamo assistendo a un incremento vertiginoso dei costi legati agli stipendi dei calciatori e alle tariffe di trasferimento, alimentando un mercato inflazionista che può sfociare in situazioni di squilibrio finanziario per molte squadre.

Questo modello può portare a una dipendenza eccessiva da investitori ricchi o proprietari disposti a sostenere perdite significative nel breve termine. Il Chelsea, non prestando attenzione a tutto ciò, vuole saccheggiare lo Sporting Lisbona delle sue ‘pepite’ più pregiate.

Focalizzarsi sulla sola acquisizione di stelle affermate può ostacolare lo sviluppo di talenti giovani e locali. Le squadre trascurano l’importanza di investire nelle proprie accademie e sviluppare giocatori di casa, optando invece per una soluzione più immediata ma a lungo termine meno sostenibile.

Secondo l’Evening Standard, il Chelsea ha contattato lo Sporting Lisbona per ingaggiare il difensore Ousmane Diomande e l’attaccante Viktor Gyokeres. Abituato alle grandi spese, il Chelsea verosimilmente pagherà. Lo Sporting ha fissato il prezzo, questa doppia operazione costerebbe 180 milioni di euro.

Diomande e Gyokeres: pagare moneta, vedere cammello

Il Chelsea non sembra preoccuparsi di come l’eccessivo consumismo nel calcio possa influenzare negativamente l’identità e il legame emotivo tra i tifosi e la squadra. Quando i giocatori diventano merce di scambio frequente, diventa difficile per i tifosi identificarsi con la squadra e costruire un attaccamento duraturo.

Sempre stando all’Evening Standard, lo Sporting ha già rifiutato un’offerta iniziale dei Blues per l’immarcescibile Diomandé, insistendo che lo venderà solo se la sua clausola rescissoria di 80 milioni di euro verrà esercitata ed esaudita come fosse un magico incantesimo.

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Il Chelsea non è purtroppo nuovo a dilapidare il danaro (foto LaPresse) Sportitalia.it

Anche per Gyokores lo Sporting è restio a vendere la sua stella. È il giocatore più performante dall’inizio della stagione, sta guadagnando slancio. La sua clausola rescissoria è fissata alla bellezza di cento milioni di euro. Un problema per il Chelsea? Nient’affatto…

È tuttavia un problema di scala globale che conduce ad un impoverimento di contenuti e di valori morali. Andrebbe invece considerata l’importanza di un approccio più sostenibile e bilanciato nel mercato, incentrato non solo sul breve termine ma anche sulla costruzione di squadre competitive nel lungo periodo, integrate da una solida base di talenti locali.

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