Il 28 ottobre scorso, Matteo Berrettini ha annunciato la separazione dal suo storico allenatore Vincenzo Santopadre. Un nuovo inizio per il 2024, di cui ancora non si sanno i dettagli precisi, che l’ex numero 1 italiano vorrebbe fosse l’anno del riscatto. Il 2023 è stato un anno da dimenticare dall’inizio alla fine. D’altronde il “prologo” della stagione con l’eliminazione all’Australian Open per mano di Andy Murray non faceva presagire niente di buono.
In attesa di capire se davvero il nuovo allenatore sarà Thomas Enqvist, come da indiscrezioni. Il programma di inizio stagione di Matteo Berrettini prevede la partecipazione all’ATP 250 di Brisbane. Matteo nella settimana che precede Capodanno giocherà le qualificazioni di quello che è di fatto il primo torneo stagionale. L’ex numero 6 del ranking mondiale sarà costretto a passare dalle qualificazioni per via del crollo nella classifica.
Al momento Berrettini si trova al 92° del ranking, ma vista la brutta stagione nel 2023, il 2024 può essere l’anno della risalita. Matteo ha pochissimi punti da difendere durante l’anno e la risalita nel ranking, se si dovesse ritrovare a pieno, sarebbe facile.
Matteo nelle scorse settimane ha testimoniato come dietro alcune difficoltà si celasse un malessere dovuto alle notizie extra tennis che lo coinvolgevano. Spesso queste situazioni, per sua stessa ammissione ne hanno minato la tranquillità. Per questo, Berrettini ha dovuto lavorare su sé stesso, cercando di evitare di pensare a quanto si dice di lui al di fuori del campo. Il tennista ha cercato un equilibrio, fondamentale per riprendersi.
E seppure in tribuna a fare il tifo per i compagni e amici, Berrettini è parso molto sereno già a Málaga durante le finali di Coppa Davis. Certamente, vedere la vittoria della Davis senza di lui ha avuto un sapore dolce e amaro, ma la sua presenza è stata comunque fondamentale per migliorare l’ambiente nella squadra. E questo potrebbe essere stato utile anche al morale del 27enne tennista italiano.
L’auspicio di tutti è che Matteo torni quello della finale di Wimbledon 2021. Ma ci basterebbe anche solamente il Matteo vincitore di Queens 2022, quando solo il covid lo fermò nella corsa verso Wimbledon.
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