La data del 21 dicembre 2023 potrebbe rimanere scolpita a caratteri cubitali nella storia del calcio mondiale. E quante conseguenze in arrivo
La sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha sancito l’incongruenza della posizione dominante dell’UEFA rispetto alle norme comunitarie che regolano i rapporti economici all’interno dell’Unione Europea è destinata a produrre una serie di pesantissime conseguenze sul futuro del calcio mondiale.
Forse non a breve scadenza ma con ogni probabilità a medio e lungo termine il sistema delle competizioni calcistiche strutturate nel modo in cui le abbiamo conosciute finora è destinato a cambiare radicalmente. Campionati nazionali e coppe europee potrebbero andare incontro a profonde e radicali trasformazioni, ad oggi dai contorni molto incerti. Quel che è certo è che i fautori della cosiddetta Superlega da qualche ora cantano vittoria.
Della struttura potenzialmente alternativa all’UEFA messa in piedi quasi tre anni facevano parte dodici grandi club europei, tra cui le tre big tradizionali del calcio italiano: la Juventus, il cui ex presidente Andrea Agnelli è stato uno dei principali fautori della Superlega, il Milan e l’Inter.
Accadde però che in seguito alla durissima reazione di milioni di tifosi e delle istituzioni calcistiche italiane ed europee le due società meneghine annunciarono in tempi brevi l’abbandono del progetto pensato e messo in piedi dalle due grandi potenze del calcio spagnolo, Real Madrid e Barcellona.
In un secondo momento anche la Juve ha detto addio alla Superlega: la nuova dirigenza formata dal presidente Gianluca Ferrero e dal direttore generale Maurizio Scanavino attraverso una lettera ufficiale inviata qualche mese fa hanno annunciato il ritiro dal progetto alternativo. Una decisione che ora la Juventus potrebbe pagare a caro prezzo.
Secondo quanto riportato dal quotidiano sportivo catalano ‘Sport‘ tutte le società che si sono sfilate dalla Superlega, Milan e Juventus in testa, rischiano di dover pagare una multa da 300 milioni di euro pro capite. Anche i sei club inglesi e l’Atletico potrebbero incorrere nella stessa identica sanzione.
Un rischio a cui invece non andrebbe incontro l‘Inter: il club nerazzurro a differenza di bianconeri e rossoneri non aveva a suo tempo completato le procedure necessarie ad entrare nel progetto. Per questo motivo i rischi riguarderebbero solo il Milan e la Juventus che in effetti a differenza dei nerazzurri non hanno emesso alcun comunicato in merito alla sentenza della Corte Europea.
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