Dopo l’inopinato ko di Coppa Italia contro il Bologna, l’Inter di Simone Inzaghi si rituffa nell’atmosfera del campionato e sfida il Lecce di fronte al pubblico amico di San Siro. La corazzata nerazzurra vuole mantenere il passo infernale avuto dal post Sassuolo e confermare o aumentare i punti di vantaggio sulla Juventus. Per farlo però ci sono tre ostacoli: l’ottimo Lecce di Roberto D’Aversa e le assenze di due uomini importanti come Lautaro Martinez e Federico Dimarco.
INTER “INCAZZATA”
Nel post gara di Inter-Bologna, Simone Inzaghi aveva parlato di un gruppo “incazzato” per la sconfitta. Il ribaltone firmato Zirkzee, Beukema e Ndoye ha lasciato di stucco l’Inter, bicampione della Coppa Italia, sia per le modalità sia perché i nerazzurri sembravano essere arrivati alla gara consapevoli del loro valore. Eppure, nei 90 minuti non sono riusciti a far male alla 3^ difesa del torneo, e dopo il vantaggio hanno sottovalutato la reazione del Bologna. Errori da non ripetere per mister Inzaghi e i suoi ragazzi che, infatti, oggi a San Siro cercheranno di nuovo insistentemente la vittoria.
Lo scudetto, con la Coppa Italia sfuggita via, diventa ancor più un obbligo semmai fosse necessario ribadirlo. L’Inter ha cestinato il titolo 2022 e non ha mai davvero lottato per quello 2023. In entrambe le occasioni la squadra nerazzurra aveva l’organico più forte. E quest’anno il divario, leggendo l’intera composizione della rosa, la situazione non pare essere cambiata. Milan e Napoli, in teoria, sarebbero molto vicine, ma stanno affrontando crisi durissime. La Juventus, più immediata inseguitrice, ha grossi limiti e sta andando molto oltre le proprie possibilità.
ROSA DI ALTISSIMA QUALITÀ
Ecco perché pensare che un’Inter che, leggendo gli 11 probabili titolari di domani in assenza di pedine fondamentali come Lautaro e Dimarco, non sembra perdere troppo potenziale impone di pensarla come quasi unica vera candidata al titolo. D’altronde, Inzaghi senza Lautaro, vittima per fortuna solo di un risentimento muscolare può scegliere tra Alexis Sanchez e Arnautovic. Austriaco e cileno sono sicuramente calciatori attempati ma ancora in grado di fare la differenza in A una tantum. Accanto a loro poi ci sarà Marcus Thuram, sorprendente perfetta spalla di Lautaro, ma in generale centravanti di ottime doti tecniche, tattiche e di finalizzazione.
Sull’esterno sinistro poi il problema muscolare di Dimarco non è un vero problema. Al suo posto in fascia andrà Carlos Augusto, che in Coppa Italia ha dimostrato di non essere da meno del prodotto di casa Inter. Il brasiliano ha arato la fascia e segnato il suo primo gol nerazzurro. Più di così all’ex Monza non si può chiedere.
Insomma, assenze sì pesanti, soprattutto quella di Lautaro, ma grazie al lavoro estivo di Marotta e Ausilio tranquillamente superabili per l’Inter.