Una rivoluzione con il colpo rimasto in canna. Se da una parte la giornata di ieri avrebbe potuto regolarmente iscriversi nei libri di storia del calcio in seguito alla sentenza che legittimava la possibilità di organizzare tornei alternativi a quelli del binomio Uefa-Fifa, dall'altra la mancata adesione di gran parte dei top club del continente sta mitigando gli effetti potenzialmente dirompenti di quanto decretato dalla Corte Europea. La sensazione imperante è che le conseguenze della sentenza saranno difficilmente comprensibili in tempi ristretti, e che l'unica soluzione plausibile sia quella di reperire un punto d'incontro tra le due organizzazioni concorrenti per poter garantire introiti meglio distribuiti ed un risconto economico meno impari tra i giganti del calcio e chi mira ad entrare con continuità nel salotto buono.
Di certo un aspetto positivo, dunque, che andrà a generare un'opportunità offerta dalla possibile alternativa che per il momento sul mercato era sempre venuta meno. Magari senza correre il rischio di restare semplici spettatori di un nuovo polo economico che avrebbe altre due squadre (Real Madrid e Barcellona con tanto di superbonus ad hoc) al centro della propria galassia.
A proposito di Barcellona, è doveroso un approfondimento sul mercato dei blaugrana che potrebbe andare a toccare tematiche riguardanti anche il nostro campionato. Anzitutto ribadendo quanto sia calda, nonostante le smentite di rito, la situazione panchina con Xavi che resta sotto esame e Rafa Marquez spettatore interessato.
A gennaio i catalani saranno sostanzialmente bloccati dalle proprie difficoltà economiche, e difficilmente faranno colpi in entrata oltre al tesseramento di Vitor Roque. In uscita un nome che sta circolando è quello di Clement Lenglet, attualmente ai margini dell'Aston Villa dove è stato dirottato in prestito in estate e che potrebbe rappresentare una buona soluzione per il Milan. Se ne è parlato nel recente incontro tra Pini Zahavi e Laporta, ma lo scoglio principale è rappresentato dall'ingaggio del francese che da qui a fine stagione si avvicinerebbe ai 200k lordi a settimana.
In quel confronto si è parlato anche del futuro di Lewandowski, destinato a terminare la stagione in Catalunya per poi pensare al proprio futuro: a questo proposito potrebbe diventare attuale una soluzione in MLS, gradita al polacco molo più delle immancabili sirene arabe.
Capitolo attaccanti: il Milan sarà certamente protagonista anche di questo mercato con Guirassy che rimane una soluzione immediatamente percorribile grazie alla clausola rescissoria che consentirebbe di liberare l'attaccante da ogni vincolo contrattuale con lo Stoccarda (Premier permettendo). Per quanto riguarda l'Inter la direzione è chiara da tempo: fiducia nella “coppia di riserva” Arnautovic-Sanchez. Solo in caso di uscita del cileno verso l'Arabia i nerazzurri dirotterebbero il risparmio verso un usato sicuro di maggiore affidabilità.
Il nome più caldo sul fronte nerazzurro è decisamente quello belga con Buchanan protagonista: l'esterno non sta partecipando, di comune accordo con il Bruges, agli impegni del suo club. Per l'Inter sarebbe di gran lunga il preferito anche per un ipotetico dopo Dumfries che peraltro non ha ancora l'accordo per rinnovare il suo contratto con i milanesi. Segnale inequivocabile che più di qualcosa si stia muovendo anche in maniera piuttosto concreta.
Un ruolo, quello di freccia sulla corsia esterna, che anche il Napoli sta decidendo a chi assegnare nella seconda fase della stagione in corso. Il prescelto in tal senso è un napoletano doc come Pasquale Mazzocchi della Salernitana. Perchè l'affare vada in porto manca soltanto il lasciapassare del nuovo responsabile della dirigenza granata Walter Sabatini. Fu proprio il dirigente perugino a costruire il suo primo miracolo salvezza anche sulle sgroppate dell'esterno che all'epoca fu strappato ad una diretta concorrente come il Venezia. Una volta arrivata la luce verde, i due club saranno liberi di completare un trasferimento per il quale Mazzocchi in primis sta tifando con forza.
Infine un approfondimento inevitabile sull'uomo del momento: Joshua Zirkzee. L'ennesima intuizione di Sartori che si sta già meritando la ampiamente la valutazione da 40 milioni di euro fissata dalla sua clausola rescissoria. A questo proposito vale la pena ricordare il diritto di prelazione vantato dal Bayern Monaco, arricchito dalla percentuale del 50% sulla rivendita che ne abbasserebbe il prezzo in maniera considerevole se i bavaresi dovessero risultare come la destinazione preferita dell'olandese.
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