Il paragone è molto importante, ma la leggenda che sta nascendo merita di essere inserita nell’Olimpo della Formula 1.
La stagione 2023 di Formula 1 verrà probabilmente ricordata per sempre per via dell’impresa di Max Verstappen. Il campione olandese ha conquistato il suo terzo titolo consecutivo al termine di un’annata straordinaria. Nel 2023, infatti, ha conquistato 19 vittorie su 22 Gran Premi, finendo la stagione con 290 punti di vantaggio sul compagno di squadra Sergio Perez.
Clamorosa la stagione di Verstappen che si è portato, con 54 vittorie, al terzo posto della classifica dei Gran Premi vinti. Davanti a lui solo Lewis Hamilton con 103 vittorie e Michael Schumacher con91 trionfi, all’età di 26 e con ancora parecchi anni di carriera davanti.
Dopo anni tentativi falliti, l’olandese si è sbloccato nel 2021 quando ha conquistato il suo primo titolo al termine di un’epica battaglia contro Lewis Hamilton. Gli anni successivi, poi, ha confermato il suo dominio trovando pochissimi rivali. Le sue prestazioni lo stanno ormai proiettando nell’Olivo dei piloti, insieme a mostri sacri come Hamilton, Senna, Vettel e Prost. Anche se qualcuno lo paragona già ad una vera e propria leggenda della Formula 1.
Formula 1, Domenicali non ha dubbi, arriva un paragone di altissimo livello
Stefano Domenicali, CEO della Formula 1, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Rai Radio 1 dove, tra i vari argomenti trattato, ha commentato la stagione di Max Verstappen lasciandosi andare anche ad un paragone importante.
“Questo sport è sempre stato contraddistinto da cicli vincenti come anche in altri sport. Per riuscire a vincere c’è bisogno della combinazione perfetta tra un pilota di altissimo livello ed una macchina molto forte. In questo caso, quello di Verstappen, tutti abbiamo visto un pilota maturato tanto nella gestione della gara. Max non vuole lasciare nulla a nessuno, in questo mi ricorda Michael Schumacher“, ha commentato Domenicali.
Un paragone fortissimo che testimonia tutta la stima di cui Verstapen gode all’interno del paddock. In effetti l’olandese è migliorato tanto. Del pilota aggressivo, a volte anche troppo, che eravamo abituati a vedere anni fa oggi rimangono solo i tratti positivi. Verstappen ha dominato una stagione attaccando con intelligenza ed evitando gli errori, prevalentemente dettati da giovane età, che avevano contraddistinto le sue prime stagioni in Formula 1.
Attenzione ai prossimi anni, perché Verstappen vuole entrare nella leggenda, e non sembra intenzionato ad accontentarsi di tre titoli mondiali vinti.