L’ex pilota della Ferrari Felipe Massa sta portando avanti una battaglia legale contro la FIA in merito al cosiddetto ‘crashgate’ del 2008
Non ha ancora accettato l’idea di non vedersi riconosciuto ciò che gli spetta di diritto. Felipe Massa chiede giustizia e non intende arrendersi senza aver portato avanti una vera e propria battaglia legale contro la Federazione Internazionale.
Perché ormai a distanza di quindici anni dallo svolgersi dei fatti è praticamente certo che l’esito del mondiale di Formula 1 del 2008, vinto da Lewis Hamilton all’epoca su McLaren con un solo punto di vantaggio sulla Ferrari di Massa, sia stato alterato. Ed è altrettanto sicuro che i grandi capi del Circus ne fossero ampiamente a conoscenza.
Cosa accadde in quel discusso Gran Premio di Singapore del 2008 è ormai di pubblico dominio. La gara fu falsata dall’incidente causato volontariamente dal pilota della Renault Nelson Piquet Jr., voluto dai vertici della scuderia francese per favorire la vittoria della prima guida del team, Fernando Alonso, all’epoca ventisettenne.
Questa manovra, chiaramente scorretta, impedì alla Ferrari di Massa di conquistare il titolo mondiale che invece fu vinto da un giovane Lewis Hamilton. A distanza di tempo lo stesso Bernie Ecclestone, all’epoca grande capo della FIA, ha dichiarato come la Federazione fosse a conoscenza dei fatti ben prima della conclusione di quel mondiale.
Formula 1, Massa potrebbe vincere il titolo del 2008: le parole di Jean Todt spiazzano tutti
Proprio per questa ragione Felipe Massa chiede che venga riscritta la classifica di quella stagione e che il gran premio di Singapore venga cancellato. Di qui l’avvio di una battaglia legale destinata a durare a lungo ma che potrebbe concludersi con un esito sorprendente e inatteso.
Nel corso di una lunga intervista rilasciata al celebre quotidiano sportivo ‘L’Equipe’, l’ex presidente della FIA e della Ferrari Jean Todt ha aperto a nuovi possibili scenari in merito alla vicenda che tutti ormai conoscono come ‘Crashgate‘. “Massa sta portando nuovi fatti all’attenzione generale. Secondo Bernie Ecclestone Max Mosley, il mio predecessore, e Charlie Whiting, il direttore di gara, ne erano a conoscenza fin dall’inizio. Da presidente della FIA io non ne ero a conoscenza“.
“Scoprire che la federazione sapeva la verità prima di quel famoso 31 dicembre potrebbe davvero cambiare le cose – sottolinea Todt -. Con il senno di poi avremmo dovuto chiedere l’annullamento della gara e il fatto nuovo, se vero e verificabile, è che la FIA fosse in effetti a conoscenza dei fatti”. Ora Felipe Massa può davvero sperare.