L'Italia e le italiane ce la possono fare: parola di Robert Prosinecki, storico ex centrocampista croato, passato da Real Madrid e del Barcellona (prossimo avversario del Napoli in Europa) in carriera. In esclusiva ai microfoni di SPORTITALIA Prosinecki, oggi allenatore attualmente libero da contratto, ha parlato dei recenti sorteggi, sia di Champions che per gli Europei, dove i nostri Azzurri sono stati sorteggiati in un girone di ferro proprio con la sua Croazia, oltre che con la Spagna e la Macedonia.
Dopo l'ottima scorsa annata, che ne pensa del livello delle italiane oggi?
"Il calcio italiano sta crescendo, i vostri club sono sempre rispettati e temuti e lo dimostra la scorsa stagione. A partire dall'Inter, che sta bene ed è arrivata comunque imbattuta agli ottavi ed è prima in campionato. Solo il Milan non si è qualificato".
I rossoneri hanno trovato un girone davvero duro.
"Sì, poi comunque hanno cambiato tanto in estate. Se la giocano comunque, ma serve tempo, è normale".
Poi ci sono il Napoli e la Lazio. Quante chance hanno?
"Il Napoli rispetto a quanto faceva vedere l'ultimo anno è un po' calato, ma rimane una squadra forte. Tutte le italiane se la giocheranno, sono sempre difficili da battere e sono comunque lì".
L'Italia affronterà la sua Croazia agli Europei. Incute ancora lo stesso timore di qualche anno fa?
"L'Italia è sempre l'Italia. E' passata all'ultimo con l'Ucraina, ma quando è agli Europei è sempre fra le più forti".
Nel girone di ferro, vede un favorito?
"La Spagna, sicuramente. Ma l'Italia è competitiva, gioca bene. Lo stesso vale per la Croazia che ha fatto bene negli ultimi due Mondiali".
Manca qualcosa fra i vostri attaccanti?
"La Croazia ha sempre talenti e giocatori nuovi che vengono fuori, ma chiaramente ora Perisic ha male e non c'è un attaccante che faccia la differenza a certi livelli. Modric non è più giovanissimo, ma è importante. Siamo lì, ci siamo qualificati e stiamo giochiamo bene".
Lei è stato un grandissimo centrocampista. Della squadra di Spalletti le piace la mediana guidato da Barella?
"Sì, e Barella è un grandissimo giocatore, fa la differenza per l'Inter e la Nazionale. Sta giocando molto bene è di gran classe. L'Italia non ha un grande attaccante come Baggio o un fuoriclasse assoluto a centrocampo come Pirlo, però sa giocare questi tornei. E' difficile batterla".
Dall'altro lato voi contate sempre su Modric.
"Ha 38 anni e da tanti fa la differenza in una squadra come il Real Madrid, è difficile che nasca un altro Modric in futuro. Per la Croazia è importante solo la sua presenza: gli altri, anche solo con lui nello spogliatoio, giocano meglio e danno di più".
Brozovic è andato in Arabia Saudita.
"Fisicamente è dominante, ma magari gli mancherà qualcosa perché giocando in Arabia non si sta confrontando con lo stesso livello di avversari. Lui, Kovacic e Modric fanno differenza per noi".
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