Tabù sfatato e via alla fuga. L’Inter mette il turbo all’Olimpico, non vede la Lazio a cui rifila un netto 2-0 e vola a +4 dalla Juventus. La coppia, quella lì davanti, è sempre la stessa. Prima Lautaro e poi Thuram, per una sfida a senso unico dal ritmo incandescente dettato dai tifosi nerazzurri presenti. La bolgia dell’Olimpico assuefatta dai cori della tifoseria ospite, mai veramente doma.
Un avvio di gara ingannevole illude i capitolini. La squadra di Sarri regge bene il primo quarto d’ora di gioco, domina il possesso palla, verticalizza bene ma appare ancora troppo morbida in avanti per riuscire a graffiare. L’Inter, d’altra parte, scalda i motori. Thuram da subito accelera, ma non trova immediatamente l’apporto dei compagni. Immobile spreca due occasioni limpide, mentre il capitano nerazzurro approfitta immediatamente del regalo fatto da Marusic.
Un retropassaggio suicida e palla sui piedi di Lauti. Il Toro argina senza troppi problemi Provedel e tutto solo, a porta vuota, firma la sua 29ª rete nell’anno solare raggiungendo Giuseppe Meazza e superando il principe Diego Milito. Maglia su e dedica alla sua città: “Fuerza Bahia Blanca” in ginocchio per la tempesta che nelle ultime ore ha causato 13 vittime.
Inter avanti e sveglia che suona per l’intero undici. L’Inter torna in sé e per gli uomini di Sarri non c’è più scampo.
Nella ripresa il raddoppio lo firma Thuram. Il francese è stato il primo degli uomini di Inzaghi a entrare davvero in partita e la rete diventa la consacrazione di una prestazione priva di sbavature. Blackout difensivo dei biancocelesti e ancora un’Inter che fa del cinismo il suo punto di forza. Barella intercetta il francese sulla sinistra, con il piede debole calcia. Mancava solo quello per poter dimostrare di essere letale di testa, destro e mancino. Si cerca il tris prima con Mkhitaryan, poi con Carlos Augusto appena subentrato. Manca la terza rete, a differenza di Napoli, ma il bottino contiene gli stessi tre punti pesantissimi che lanciano un segnale chiarissimo alla Juventus. Quest’Inter è una macchina perfetta che macina punti e non lascia nulla per strada. L’obiettivo Inzaghi lo vede sempre un passo più vicino.
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