Il 2023 è finito in chiaroscuro per Novak Djokovic: la vittoria alle ATP Finals di Torino ma anche il ko in Davis e ora lui sbotta
Nelle ultime settimane Novak Djokovic sta vivendo la presenza di Jannik Sinner come un incubo, anche se per un campione come lui è uno stimolo. Ed è una rivalità che ci accompagnerà per tutta la prossima stagione.
Due sconfitte in altrettante settimane. Quella alle Nitto Atp Finals di Torino è stata rimediata dal successo finale nel Masters, per confermare di essere il numero 1 al mondo. Quella a Malaga in Coppa Davis, ripetuta poi in doppio, invece ha spalancato all’Italia le porte per lo storico trionfo. Lui ora sa che Jannik ha le armi per batterlo, almeno in una partita al meglio dei tre set e non in uno Slam. E medita vendetta sportiva, c’è da scommetterci.
Ancora di più dopo quello che è successo negli ultimi giorni, quando è arrivata un’altra notizia che non ha gradito. Goran Ivanisevic, che in campo ha vinto tanto anche se molto meno di lui, era candidato come ‘Miglior allenatore dell’anno‘ al suo fianco negli ATP Awards.
La vittoria però è andata alla coppia formata da Darren Cahill e Simone Vagnozzi che nell’ultima stagione hanno fatto letteralmente decollare Sinner. Per molti, giusto così. Nole ha fatto i complimenti ma anche lanciato una frecciatina: “Goran, immagino che dovremmo vincere tutti e quattro gli Slam affinché tu possa forse essere considerato allenatore dell’anno”.
Tutto questo però non lo ha distratto al punto da dimenticarsi quelli che sono i programmi in vista della prossima stagione, un po’ rivoluzionati. Djokovic non difenderà il titolo vinto quest’anno nell’ATP 250 di Adelaide, ma piuttosto sarà in campo sul cemento australiano per la United Cup. La gara a squadre miste che chiuderà il 2023 e aprirà l’anno nuovo è il suo primo obiettivo e non sono molti i big ad averla scelta.
In realtà solo un passaggio, per preparare al meglio gli Australian Open che cominceranno a metà gennaio e nei quali torna da campione in carica. Per questo si sta allenando duramente e ancora una volta ha scelto i campi di Puente Romano Tennis Club a Marbella. Nella celebre località spagnola Nole è di casa, si è sempre trovato bene anche perché il clima lo favorisce e non ha cambiato.
Tutto questo però nelle ultime ore ha portato a far emergere una notizia che ha scosso l’ambiente. Sempre in zona, circondato da due famosi golf club, c’è anche il Manolo Santana Racquets Club Tennis & Padel. Un circolo messo in piedi nel 1997 dal fenomenale campione spagnolo degli anni ’60, scomparso nel dicembre 2021 a 83 anni.
La struttura ha vissuto anni di grandissimo clamore, ma ora secondo indiscrezioni versa in condizioni critiche. La vedova del campione, Claudia, e suo figlio Christian avrebbero difficoltà a gestire la struttura che avrebbe in realtà bisogno anche di lavori urgenti.
Così alcuni media hanno ipotizzato un incontro tra la famiglia Santana e il campione serbo, per una presunta trattativa. Djokovic sarebbe pronto a rilevare il circolo e farlo rinascere, anche per conservare intatta l’eredità di Manolo Santana. Tutto vero? Sono bastate due parole del serbo per capirlo: “Fake news”, ha scritto su X (ex Twitter) e non c’è bisogno di tradurre.
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