Djokovic attacca Sinner (LaPresse) - Sportitalia.it
Inizia a prendere piede la rivalità tra Sinner e Djokovic. Il numero uno del mondo scatena un vortice di polemiche attraverso i social
Da quando Jannik Sinner è riuscito, per due volte nel giro di qualche settimana, a battere Novak Djokovic, il rapporto tra il fuoriclasse serbo e numero uno del tennis mondiale e il giovane talento altoatesino ha iniziato a prendere una piega diversa dal solito.
Il vincitore di 24 tornei del Grande Slam si sta ponendo nei confronti di Sinner con un comportamento più rigido, forse addirittura più scontroso. È probabile che Djokovic si stia rendendo conto che il nostro giovane campione è diventato forte a tal punto da poterlo battere, anche a distanza ravvicinata tra un incontro e l’altro.
La sfida di Malaga nella semifinale di Coppa Davis ha segnato probabilmente un cambiamento drastico nei rapporti tra il campione belgradese e il ventiduenne di San Candido. “Non potrò mai essere amico dei miei rivali“, ha più volte dichiarato Djokovic in passato. In quel momento si riferiva a Nadal e Federer, ma ora sembra inevitabile pensare proprio a Sinner.
Nel 2024 l’obiettivo del giovane campione italiano è la conquista di almeno un titolo del Grande Slam, un programma che non può certo far piacere all’attuale numero uno del Ranking, il cui obiettivo è arricchire la propria bacheca di altri prestigiosi successi. Forse è proprio in previsione di nuovi ed elettrizzanti partite tra i due che Djokovic ha deciso di alzare il livello dello scontro con Sinner.
È di qualche ora fa la notizia che Simone Vagnozzi e Darren Cahill si siano aggiudicati il premio di coach dell’anno, con riferimento alla scorsa stagione. A votare per i due allenatori di Sinner sono stati gli altri tecnici: un verdetto che non è piaciuto affatto al fuoriclasse belgradese il quale attraverso i suoi profili social ha espresso tutta la sua rabbiosa contrarietà.
“Congratulazioni a Darren e Simone per la grande stagione con Jannik“. I complimenti nei confronti di Vagnozzi e Cahill sembrano però una forzatura, alla luce del successivo attacco via social: “Goran, suppongo che abbiamo bisogno di vincere 4 Grandi Slam su 4 per fare in modo che tu, forse (e dico forse), possa essere considerato coach dell’anno“.
Il ‘Goran’ in questione è ovviamente Ivanisevic, il coach di Djokovic da qualche anno a questa parte. Nole conclude poi così: “Chiudere l’anno da numero 1 vincendo tre Slam e le Atp Finals e aver fatto la storia di questo sport non è abbastanza, mio caro coach”. Il 2024 è già cominciato, per ora fuori dal campo da tennis.
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