Subito una notizia poco confortante per il tennista romano, che tornerà in campo poco prima della fine dell’anno solare
“Rottura parziale del legamento peroneo astragalico anteriore“. Questa l’impietosa diagnosi sull’ultimo infortunio di Matteo Berrettini, risalente al match sul cemento di New York, a settembre, contro il francese Rinderknech, che ha messo fuori gioco il tennista per il resto della stagione.
Nonostante sembrasse una lesione in grado di essere riassorbita in tempo per partecipare alla Final Eight di Malaga – nella kermesse che avrebbe poi regalato all’Italia una tanto insperata quanto meritata Coppa Davis – il romano non ha recuperato. Accontentandosi di arrivare nella città andalusa in qualità di tifoso.
E magari anche di fido consigliere e atleta in grado di fare gruppo con i connazionali impegnati nei match contro Olanda, Serbia e Australia. Un ruolo che gli è stato poi riconosciuto, a vittoria ottenuta, anche da Jannik Sinner, che lo ha elogiato personalmente al momento della premiazione.
Sta di fatto che il 2023 del finalista di Wimbledon 2021 è stato davvero da incubo. Tra mille infortuni, crisi di prestazioni e di risultati, e rinunce dolorose, Matteo è crollato al numero 92 del ranking ATP. Quasi un affronto per uno che, appena due anni fa, aveva chiuso l’anno al sesto posto.
La separazione – di comune accordo, non figlia di contrasti insanabili – con lo storico coach Vincenzo Santopadre, avvenuta alla fine di ottobre, ha aperto un nuovo capitolo nella carriera del 27enne tennista.
Una nuova fase che verrà inaugurata il prossimo 29 dicembre sul cemento di Brisbane, in Australia. Quando però servirà il miglior Berrettini per andare avanti nel torneo dell’omonima città, valevole per la categoria 250.
In virtù della posizione nella classifica mondiale, nella competizione che si gioca tradizionalmente a cavallo tra l’anno vecchio e quello nuovo, Berrettini dovrà partire dal tabellone delle qualificazioni. Logica ed inevitabile conseguenza del disastroso, ma soprattutto sfortunato, cammino nell’anno in corso.
Pur non essendo un torneo tra i più ricchi del circuito, l’appuntamento con Brisbane è un classico anche per molti tennisti di punta del ranking. La partecipazione si giustifica con la necessità di abituarsi alle condizioni climatiche e al terreno di gioco – identico in tutto per tutto al cemento di Melbourne – in vista degli Australian Open.
Nella entry list di Brisbane figurano atleti del calibro di Holger Rune, Grigor Dimitrov, Ben Shelton, Ugo Humbert. E ancora Sebastian Korda, Sebastian Baez, Tomas Martin Etcheverry, Aslan Karatsev.
E ovviamente Rafael Nadal, che proprio a Brisbane – grazie ad una wild card o al ranking protetto non è ancora dato di sapere – entrerà nel tabellone principale per la sua prima partita ufficiale dal lontano 18 gennaio del 2023.
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