L’allenatore di Serie A è stato pesantemente criticato da parte di un suo ex collega e noto personaggio sportivo
Il tutto è avvenuto nel corso della diretta del programma ‘TvPlay‘ sul canale ‘Twitch‘. Protagonista indiscusso della trasmissione l’ospite Gigi Maifredi. L’ex allenatore ha deciso di puntare il dito contro l’attuale mister di un top club di Serie A. Pesanti accuse le sue che non sono assolutamente passate inosservate.
Non si è soffermato a parlare del “suo” Bologna (una vera e propria rivelazione di questa prima parte di stagione del campionato), ma anche di altre squadre che si trovano sempre nelle parti alte della classifica. Il loro gioco, però, non convince del tutto lo stesso Maifredi.
Maifredi, che attacco a Mourinho: ne ha anche per Allegri
Gigi Maifredi contro tutti. A dire il vero contro due allenatori top del nostro campionato. Stiamo parlando di José Mourinho (Roma) e Massimiliano Allegri (Juventus). Nei confronti dello ‘Special One‘, però, ci è andato davvero giù pesante. Questi sono alcuni dei suoi pensieri che ha rilasciato durante l’intervista: “Ancora non riesco a capire per quale motivo sia stato preso addirittura dalla Roma.
Stiamo parlando di un allenatore veramente scarso. Anche se, allo stesso tempo, è il numero uno per quanto riguarda la comunicazione. Visto che è riuscito a dare importante alla vittoria della Conference League. Una competizione che vincono coloro che arrivano settimi, ottavi oppure noni in campionati“. Non è finita qui visto che il portoghese lo considera un vero e proprio “problema per il calcio italiano“.
Quasi allo stesso livello di un altro suo collega, vale a dire Massimiliano Allegri. Queste, invece, sono le sue considerazioni sul mister livornese: “Sarà sempre così se noi ci ostiniamo a guardare solamente le cose esteriori e non andremo mai fino in fondo. Esaltare il concetto di ‘corto-muso’ non fa bene al movimento”. Poco importa per lo stesso Maifredi se i bianconeri si trovano al secondo posto in classifica: il loro gioco, per il nativo di Lograto, non è per nulla spumeggiante.
In conclusione ribadisce: “La sua squadra si sta comportando bene, ma sembra una provinciale. Per anni i tifosi non vedono più una squadra dominare, ma vincere li soddisfa. Il simbolo della Juve non può essere quello di giocare in difesa e ripartire. Se vai a mangiare a palazzo di certo non puoi vestirti da scialbo. Non sei in periferia, ma alla Juventus…“.