Dal ritorno sotto i riflettori di Duvan Zapata (doppietta contro l'Atalanta il 4 dicembre) e Luis Muriel (decisivo gol di tacco al Milan, sabato) alla ricerca della miglior forma di Cuadrado e Sanchez con l'Inter, fino alla crescita di Jhon Lucumi nel Bologna: l'ex ct di Colombia e Cile, Reinaldo Rueda, è intervenuto in esclusiva per SPORTITALIA per parlare di alcuni calciatori di Serie A che ha conosciuto in passato.
Duvan Zapata ha voglia di essere ancora protagonista. Che ne pensa di lui?
"E' un grande professionista e ha una grande intelligenza, sono certo che stia tornando nuovamente agli alti livelli cui ci ha abituato".
Alla fine della sfida contro l'Atalanta si è commosso. Quanto è importante l'aspetto umano per lui?
"Spesso i calciatori colombiani hanno voglia di sentire quella parte socio-affettiva, emozionale, ben presente. Sentire la fiducia, sentirsi apprezzati dove sono da allenatore e tifosi. Sono sicuro che a Torino farà benissimo ora che si è sbloccato. Una volta che gli vengono date responsabilità e fiducia, dà il meglio".
Cosa ricorda di lui?
"È un ragazzo d'oro che si è formato qui nell'America de Cali. Dopo ha fatto tutta la trafila delle selezioni giovanili della Colombia, un percorso netto con una crescita costante fino al successo che ha avuto in Europa".
Muriel l'ha decisa di tacco. Come si spiega la sua fatica a trovare la giusta continuità, al netto degli infortuni?
"A volte non me lo spiego, con il livello tecnico che ha e la sua capacità di finalizzazione, come possa rendere meno in certe fasi. Il lavoro quotidiano e quello che fa giorno dopo giorno è giustamente determinante perché il suo tecnico decida se dargli spazio o meno: chi lo allena decide. Perché per il resto è straordinario: il tiro che ha, le sue giocate, mamma mia! Ed ha un'intelligenza fuori dal comune".
Lucumi, al netto di uno stop per infortunio e della panchina con la Salernitana, si è preso il posto in un Bologna che sta stupendo tutti.
"Da molti anni si pensava che Lucumi potesse arrivare ad alto livello. Già al Genk aveva avuto buon successo così come nelle selezioni giovanili della Colombia. Le sue caratteristiche tecniche, la sua intelligenza di gioco, il suo pensiero tattico lo rendono un centrale con un gran futuro davanti. Crescerà ancora molto, vedrete".
Cuadrado, una volta trovata la forma migliore, è un giocatore che si 'sentirà' di più nei match più importanti, secondo lei?
"Parliamo di un giocatore con grandissima esperienza che sa rispondere alle esigenze tecniche più elevate, è abituato a certi palcoscenici. Se sarà accompagnato da una buona risposta fisica, darà un grande apporto all'Inter nel momento cruciale della stagione. Per la sua capacità tecnica ed il peso che ha nello spogliatoio".
Anche Sanchez, che ieri non ha inciso?
"Per lui vale lo stesso discorso. È un giocatore che per natura rompe gli equilibri, ovviamente ha bisogno di essere al 100%. Ma lui non è che si alleni, lui si super-allena, ha una cultura del lavoro straordinaria che si autoimpone. È un vincente, nei prossimi mesi darà il suo contributo, se avrà la giusta continuità".