Alle ore 15, Walter Mazzarri ha presentato in conferenza stampa la sfida di domani sera tra Napoli e Braga.
I risultati non vi premiano, quanto mentalmente conta passare per alimentare la fiducia?
“Domani è fondamentale passare. In queste mie prime partite abbiamo dimostrato di giocare a calcio, ma dobbiamo ritrovare l’equilibrio che avevamo l’anno scorso, non concedere ripartenze. Mi piacerebbe rivedere una fase difensiva più attenta, compatta, mi aspetto più solidità, giocando il calcio che abbiamo fatto anche con me. Poi il resto lo vedremo strada facendo”.
Senza terzini sinistri, ha mai pensato alla difesa a 3?
“Sono tornato per giocare a 4, c’erano i giocatori ideali per farla, mi chiedevano della difesa a 3. A sinistra è successo di tutto, Natan sta facendo quello che può fare ma mi aspetto che spinga di più. Io ho allenato Bremer, se lo vedevate nei primi mesi era un altro giocatore rispetto a quello attuale. Si paga dazio quando arrivi qui dal Brasile, sta già facendo di più rispetto alle scorse partite. Zanoli pure può giocare, ma ha un minutaggio ridotto. L’importante è essere compatti”.
Il Napoli sta tirando poco in porta. Lei come se lo spiega?
“Con la Juventus abbiamo fatto 7 tiri, mi piacerebbe allenare i tiri quando avrò tempo perché ultimamente tiriamo male. Bisogna trovare anche il gol dalla distanza. Se riusciamo a schiacciare gli avversari nella loro area, poi bisogna trovare anche il gol da fuori, non si può sempre entrare in area”.
Ti preoccupa l’aspetto psicologico?
“No, vedo che un po’ di tranquillità manca. La squadra spesso ha accusato il colpo. Domani per me è fondamentale trovare queste certezze. Dobbiamo essere bravi a essere soliti, non voglio altri sbandamenti. Non dobbiamo sottovalutare il Braga”.
Ha trovato un calendario complicato. Che idea ha sulla gestione delle energie?
“Tanti anni i calciatori vivevano le gare in maniera diversa, un titolare per tre partite mi succedeva che quel calciatore facesse una partita bruttissima. Ora i ragazzi risentono meno della fatica, è cambiata anche la mentalità”.
Non siete obbligati a vincere. Questo vi condiziona?
“Bisogna vincere, non possiamo fare altri ragionamenti. Dobbiamo provare a concedere pochissimo all’avversario”.
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