Simone Inzaghi ha presentato la sfida di domani sera tra l’Inter e la Real Sociedad.
Che partita si aspetta? Siete favoriti?
“Sappiamo che sarà una partita difficile contro un avversario di qualità che in questi anni ha dimostrato molto. Affrontiamo una squadra di assoluto valore, ci vorrà una squadra importante per fare risultato”.
Per Lautaro è un allenatore top.
“Il merito di questo inizio è del gruppo, il percorso sarà pieno di insidie. Sappiamo che il calcio va velocemente”.
All’andata c’è stato turnover. Domani?
“Qualcosa cambierò come ho sempre fatto. Abbiamo qualche difficoltà nelle rotazioni perché qualcuno è out, farò valutazioni attente. Abbiamo lavorato al video e in campo, non parlerei di turnover ma di qualche cambiamento”.
Cosa aggiungerebbe una vittoria domani?
“Tantissima fiducia e sarebbe di grande prestigio per la nostra società, sarebbe importante per avere teoricamente un sorteggio più soft”.
Hai fatto più turnover in Champions che in campionato. Scelta precisa?
“Ho fiducia nella squadra, noi e la Real Sociedad siamo stati bravi nelle prime gare. Loro erano stati estratti nella quarta urna, quindi fa capire cosa hanno fatto e cosa significa essere in Champions”.
Il 6 gennaio diventerà il sesto allenatore dell’Inter per presenze? Le piacerebbe costuire un ciclo lungo?
“Quello è l’obiettivo, ho avuto un ciclo alla Lazio e il mio augurio è quello di stare tanto tempo qui”:
Cuadrado può giocare titolare? Un pensiero sulla gara d’andata?
“Sarà importante la nostra fase di possesso, dovremo essere bravi in entrambe le fasi. Hanno gli stessi principi da diverso tempo. Cuadrado? Sto valutando, non ho tantissima scelta. Due tra Cuadrado, Bisseck e Cuadrado partiranno dall’inizio”.
In questo momento, quanto è prezioso un jolly come Darmian?
“Importantissimo. I miei stanno facendo molto bene. Matteo è uno dei quei calciatori che ogni allenatore vorrebbe sempre avere. A Udine ha coperto diverse posizioni, stessa cosa a Napoli. Siamo contenti di averlo con noi, un calciatore di grande esperienza che aiuta tanto”.
Calhanoglu è stato paragonato a molti. Le ricorda qualcuno?
“Ero diventato allenatore dell’Inter, quando ci fu quel problema a Eriksen ho chiamato Marotta e Ausilio perché si leggeva che Calha non sarebbe rimasto al Milan. Quando ho chiamato i miei dirigenti mi dissero che lo avevano già contattato, lo abbiamo preso per fare la mezzala, poi le cose che sono successe hanno modificato le carte in tavola”
Ci racconta questo spogliatoio? Pavard come sta?
“Pavard ha superato il test sabato sera, può recuperare per la prossima gara. L’atmosfera è quella che percepite anche voi, un gruppo di ragazzi che stanno bene insieme”.
Frattesi.
“Sta bene, avevo il dubbio prima dell’Udinese. Questi giorni si è allenato, può giocare dall’inizio”.