La conquista della Coppa Davis dopo 47 anni coincide con una vera rinascita del tennis italiano e la crescita di un fenomeno come Sinner
Il tennis italiano sta vivendo il suo nuovo Rinascimento. Era da quasi mezzo secolo che i tifosi e gli appassionati attendevano la fioritura di una nuova generazione di campioni: dopo lo squadrone composto da Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli che nella seconda metà degli anni ’70 raggiunse quattro volte la finale di Coppa Davis, sono stati Jannik Sinner e i suoi compagni ad aver riportato il prestigioso trofeo nel nostro Paese.
La Nazionale al completo sta ricevendo in questi giorni premi e onorificenze per aver compiuto una tale impresa, ma a livello individuale è scontato che il tennis italiano faccia affidamento soprattutto sul ventiduenne talento altoatesino.
In questo momento Sinner occupa il 4/o posto nel Ranking, è arrivato in finale alle Finals Atp di Torino dove ha perso contro il solito Djokovic contro il quale ha poi vinto in semifinale di Coppa. E quasi certamente si presenterà ai nastri di partenza dei prossimi Australian Open in programma a metà gennaio nei panni del principale favorito.
L’ultimo step che Sinner deve ancora compiere è proprio la consacrazione in un torneo del Grande Slam: il punto finale di caduta di un processo di crescita finora quasi inarrestabile. Il resto avverrà di conseguenza, compresa la conquista della prima posizione nella classifica Atp.
Il primo ad essere convinto dell’ulteriore crescita del giovane talento di San Candido è il capitano della Nazionale, Filippo Volandri, che nel corso di un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’ ha sparso parole al miele nei confronti di Sinner, sottolineandone i grandi meriti avuti nel trionfo di Malaga.
“Sembra quasi banale dirlo, ma senza di lui non credo che ce l’avremmo fatta. La sua vittoria su Djokovic è stata qualcosa di epico. Tutti i ragazzi però hanno fatto la loro parte nel migliore dei modi”. Tutti bravi, certamente, ma il futuro di Sinner si preannuncia diverso da quello di tutti gli altri.
“Jannik non ha più limiti ormai: può ancora migliorare e lo farà, arrivando dove nessuno in Italia è mai arrivato“. Volandri rivela gli obiettivi a breve e medio termine del talento di San Candido: “Vuole diventare il numero uno del mondo e alzare trofei importanti, come voleva vincere la Coppa Davis. Noi lo aspettiamo, sarà solo questione di tempo”.
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