L’Italia del tennis sta vivendo una seconda età dell’oro: dopo la generazione dei Panatta e Barazzutti, è il momento di Jannik Sinner e degli altri azzurri
Dopo quarantasette anni l’Italia ha conquistato la seconda Coppa Davis della sua storia. Un successo storico e straordinario per il nostro tennis che ora può guardare al futuro con rinnovato slancio e diffuso ottimismo. In questo momento c’è un grande campione, Sinner e altri giocatori dalle grandi potenzialità, come ad esempio Musetti, ancora inespresse.
C’è poi il ‘caso’ di Matteo Berrettini, che negli ultimi due anni è stato letteralmente perseguitato dagli infortuni. Il ventisettenne tennista romano, che al trionfo di Malaga ha assistito nelle vesti di appassionato tifoso, è fermo ormai da tre mesi. L’ultimo ko rimediato nel corso degli Open degli Stati Uniti è solo l’ennesimo appuntamento con la sfortuna a cui è andato incontro l’ex numero 6 del Ranking Atp.
In questi giorni il capitano della Nazionale Filippo Volandri sta ricevendo una serie di riconoscimenti e premi proprio per la grande impresa compiuta in Spagna qualche settimana fa. Un’impresa che secondo lo stesso selezionatore azzurro è ripetibile a breve giro di posta. C’è infatti la ferma convinzione che l’Italia molto presto ritroverà il miglior Berrettini, molti vicino a quello che nel 2021 raggiunse la finale a Wimbledon.
“Chi crede che Matteo sia finito o giù di lì sbaglia di grosso. Abbiamo tutti – ha dichiarato Volandri qualche giorno fa – grande fiducia nel percorso di recupero che ha intrapreso e che lo ripoterà ad esprimersi ad altissimi livelli nel 2024“.
Sulla stessa linea di Volandri in merito alla vicenda di Berrettini appare il presidente della Federazione Italiana Tennis, Angelo Binaghi, che in occasione di una cerimonia svoltasi a bordo della nave da crociera MSC Fantasia a Napoli ha preannunciato il ritorno in campo del tennista romano in vista della prossima stagione.
“Lotteremo per tante cose e per tanti anni – ha dichiarato Binaghi ai microfoni dei giornalisti presenti -. Sinner non è un fenomeno nato dal nulla, abbiamo una generazione di ragazzi che tutto il mondo ci invidia. L’anno prossimo – ha concluso – confidiamo di recuperare Berrettini e Musetti: il 2024 sarà l’anno di tutti“.
I tifosi italiani incrociano le dita nella speranza che le parole di Binaghi siano presaghe di un ritorno in grande stile di Berrettini: il tennis azzurro ne ha bisogno.
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