Jannik Sinner, il verdetto impietoso spiazza il tennista altoatesino e i tifosi del numero 1 d’Italia: lui ne è convinto al 100%.
Certe cose sono oggettive. O tali dovrebbero essere, quanto meno. Come il talento di Jannik Sinner, ad esempio. Non si può dire che non sappia giocare a tennis o che non sia, al momento, uno degli atleti migliori del circuito maggiore: sarebbe una bugia grande quanto una casa.
Poi, può piacere come può non piacere: ci sta. È legittimo e sacrosanto che i tifosi abbiano un’opinione e che propendano per uno stile di gioco piuttosto che per un altro. Resta inconfutabile, tuttavia, il fatto che il nativo di San Candido sia uno dei tennisti più forti della nuova generazione e che farebbero bene, i top player dell’Atp, a tremare, al pensiero di incontrarlo durante la prossima stagione. Soprattutto dopo aver dimostrato, in tutti i modi possibili e immaginabili, di cosa sia capace.
Proprio per questo motivo, alcune dichiarazioni circolate in rete nelle scorse ore hanno lasciato basiti i sinneristi sparsi ai quattro angoli del globo. A rilasciarle è stato il tennista britannico Cameron Norrie, che non aveva idea, forse, di che polverone potessero sollevare nel Bel Paese le parole che si è lasciato sfuggire. O magari sì, ce l’aveva, ma non gli è interessato e ha preferito essere sincero.
Jannik Sinner, lui ne è convinto: mai come Carlos Alcaraz
“Carlos farà meglio di Sinner l’anno prossimo – ha detto il nativo di Johannesburg – perché ha un gioco più completo”. Dopo aver formulato la sua profezia, opinabile ma legittima, ha anche spiegato i motivi che lo inducono a dare più fiducia ad Alcaraz che non al numero 1 d’Italia.
“Si muove meglio di Jannik – ha osservato, riferendosi al vincitore degli Us Open 2022 e e di Wimbledon 2023 – ha più varietà sul diritto, miglior mano quando esegue le palle corte. È più forte nel gioco di volo rispetto all’italiano, è anche più abile con il rovescio slice. Direi che nel complesso Alcaraz ha avuto un anno migliore di Sinner, ha vinto Wimbledon, è stato n.1. Vediamo, magari potrei sbagliarmi – ha concluso – ma oggi la mia sensazione è questa”.
La statistica dice il contrario, ma tant’è. Il fatto che nei faccia a faccia Jannik sia avanti e che abbia vinto 4 dei 7 incontri disputati contro l’iberico non fa testo, evidentemente, per Cameron Norrie. Solo il tempo, ad ogni modo, ci dirà chi tra il britannico e i sinneristi avesse ragione.