Una stagione dagli esiti diametralmente opposti quella disputata da Sinner e Berrettini. C’è qualcosa però che li accomuna
Un’annata indimenticabile per Sinner, decisamente meno soddisfacente per Berrettini. Trionfi, vittorie e una prepotente risalita nel ranking per Jannik. Infortuni, rendimento incostante e tanto gossip per Matteo, scivolato addirittura in 91esima posizione della classifica mondiale.
E pensare che le premesse erano totalmente diverse. C’era grande fiducia nell’ennesimo rientro di Matteo avvenuto lo scorso gennaio. Attesa poi vanificata dall’immediata sconfitta all’Australian Open con Murray e da un primo stop, a febbraio, cui ne è seguito un altro ben più grave a Montecarlo con la lesione ai muscoli addominali che l’ha tenuto ai box per due mesi.
L’ottavo di finale raggiunto a Wimbledon e perso con Alcaraz è stato l’unico sussulto nella stagione di Berrettini, infortunatosi di nuovo, alla caviglia, allo Us Open. Mentre la stagione di Matteo terminava in anticipo, quella di Sinner, già positiva in precedenza, diventava esaltante.
I due trionfi consecutivi a Pechino e Vienna, la qualificazione alle Finals, la finale raggiunta a Torino, il best ranking personale con la quarta posizione e l’indimenticabile vittoria in Coppa Davis, ottenuta con la memorabile rimonta nel match di semifinale contro Djokovic, nel quale Jannik gli ha annullato tre match point sotto 4-5; 0-40 nel terzo set.
Sinner, il messaggio a Berrettini
Doveva esserci anche Berrettini nella squadra di capitan Volandri che ha trionfato a Malaga. Non convocato per il citato ko alla caviglia, Matteo ha voluto comunque esserci da sostenitore-tifoso dei suoi compagni.
La presenza di Berrettini, in panchina, insieme allo staff e ai colleghi, è stata molto apprezzata da chi la Coppa Davis l’ha vinta sul campo. Emblematico, a riguardo, il pensiero che Jannik Sinner gli ha rivolto in occasione della cerimonia dei SuperTennis Awards tenutasi a Milano.
“Vincere la Davis è stato speciale – ha ribadito Sinner – Ci tengo a dire che vedere Matteo lì è stato molto bello. Il suo nome non è sulla Coppa ma se, in qualche modo, si potesse fare, tutti noi vorremmo che ci fosse.” Una dichiarazione davvero significativa quella di Jannik che testimonia ulteriormente la compattezza di un gruppo squadra, destinato a essere protagonista anche nelle edizioni avvenire della Coppa Davis.
Berrettini, ovviamente, ha apprezzato. Proprio durante i Supertennis Awards, il tennista romano ha ufficializzato il suo ritorno in campo in Australia. Sarà la prima tappa – si spera – di una possibile grande risalita. Matteo, infatti, non avrà punti da difendere e, con risultati subito significativi, almeno la top 50 è già alla portata.