Il 2023 della Ferrari con Sainz e Leclerc è da cancellare (Ansa Foto) - Sportitalia.it
Non c’è solo la clamorosa inchiesta sulla famiglia di Toto Wolff a scuotere il mondo della Formula 1: l’accusa è precisa, Ferrari penalizzata
Una calma solo apparente, quello attorno al mondo della Formula 1. Perché se è vero che dovremo aspettare febbraio per la presentazione ufficiale delle monoposto e i primi test in pista, mai come ora si sono scatenate le polemiche. Quelle per il “caso Wolff” con l’inchiesta aperta dalla FIA e anche quelle per le accuse di chi ritiene la Ferrari defraudata ingiustamente.
A Maranello in realtà preferiscono affrontare tutte le situazioni con la giusta distanza. Dopo una stagione disastrosa nella prima parte e più pimpante nella seconda, non solo per la vittoria di Sainz a Singapore, è tempo di riflessioni. Ormai il progetto della nuova monoposto, la prima seguita direttamente da Frederic Vasseur e dal suo staff, è varato e presto lo conosceremo.
L’impressione di tutti gli addetti ai lavori è che sarà molto complicato per le Rosse, me anche per tutti gli altri team rivali colmare il divario con la Red Bull. L’obiettivo quindi è quello di riuscire a stare più vicino possibile a Verstappen e Perez in gara, perché nelle Qualifiche spesso le due Ferrari ci sono riuscite.
L’altro obiettivo, che sembra anche molto vicino, è quello di annunciare il rinnovo di entrambi i piloti ma con formula diverse. Charles Leclerc dovrebbe continuare con la scuderia in rosso fino al 2029, con un contratto che lo porterà a guadagnare un massimo di 50 milioni di dollari a stagione. Più breve invece quello di Sainz che firmerà un biennale.
In Bahrain, sede dei primi e anche unici test ufficiali prestagionali oltre che del primo Gran Premio, capiremo se la nuova monoposto sia nata bene. Intanto però è andata in archivio la stagione 2023 con un terzo posto che sa di poco. Distacco abissale dalla Red Bull, di soli 2 punti dalla Mercedes che nel finale ha contenuto la rimonta.
Ma c’è chi è convinto che in realtà le Rosse meritassero quel posto molto più di Hamilton e Russell per quello che hanno complessivamente dimostrato nel corso della stagione. Come Paul Stoddart, uno che questo mondo lo conosce molto bene. Nella seconda metà degli anni ’90 l’imprenditore australiano è stato sponsor della Tyrrell e della Jordan. Poi dal 2001 al 2005 anche proprietario della Minardi in Formula 1, ceduta infine alla Toro Rosso e quindi alla grande famiglia Red Bull.
Stoddart per passione fa l’editorialista su ‘Racingnews365.com’, e uno dei suoi ultimi scritti è stato dedicato proprio a quello che è successo alla Ferrari. Nelle ultime gare non si è messa di mezzo solo la sfortuna, ma le decisioni dei commissari di gara che hanno fortemente penalizzato, secondo lui, Leclerc e Sainz.
“Purtroppo, la Ferrari è stata derubata del secondo posto in campionato a causa, ancora una volta, di ulteriori interferenze con le decisioni degli steward che non hanno davvero senso”, scrive.
E fa alcuni esempi, come l’incidente tra Perez e Norris ad Abu Dhabi che non meritava i 5 secondi di penalità. E quelli hanno cancellato ogni possibilità delle Rosse. Ma era già successo a Las Vegas, con Sainz messo ko dal tombino-killer. Anche in quel caso la Mercedes ne aveva approfittato.
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