Croazia, Spagna, Albania: poteva andare decisamente meglio all'Italia per il girone di Euro 2024. Certo, anche le avversarie lo staranno pensando, dovendo affrontare l'Italia: gli Azzurri vogliono dire la loro e difendere il titolo di campioni in carica. E' di questo avviso Ante Cacic, allenatore che ha guidato la nazionale croata ad Euro 2016 (arrivando agli ottavi) e che ha parlato in esclusiva a SPORTITALIA di Chiesa e compagni.
Il tecnico invita a rispettare la squadra di Spalletti e ci dice la sua su alcuni talenti della squadra di Dalic, accostati alle nostre squadre, in particolare Baturina e Josip Sutalo dell'Ajax, che Cacic ha avuto entrambi alla Dinamo Zagabria.
Che ne pensa dell'Italia?
"Gli Azzurri sono gli attuali campioni d'Europa in carica e nel girone in cui si sono ritrovati vanno rispettati da parte delle rivali. Non possono e non devono essere in alcun modo sottovalutati, da nessuno: ha un nome ed una reputazione mondiale".
Il girone è forse il più difficile dell'Europeo.
"Il girone è molto duro: oltre all'Italia campione d'Europa in carica, ci sono anche la Spagna, vincitrice della Nations League e la Croazia, finalista della Nations League e seconda classificata dell'ultima Coppa del Mondo in Qatar. Nessuno può essere contento".
Che ne pensa di questa Croazia? Manca qualcosa in attacco?
"A causa degli infortuni di diversi giocatori importanti nelle partite di ottobre è venuto a galla qualche problema, il percorso non è stato facile. Giocatori come Šuker o Mandžukić non nascono spesso, e sicuramente l'assenza di Perišić, Petković e Kramarić ha indebolito l'attacco. Tuttavia, guardando le ultime competizioni, la Croazia ha dimostrato di trovare sempre la strada giusta verso il successo. Così è stato anche adesso: la Croazia si è qualificata, alla fine".
Che ne pensa di Sutalo dell' Ajax, che ha avuto alla Dinamo? È accostato all'Atalanta.
"Sutalo è un giocatore che ha appena lasciato il campionato croato e ha bisogno di un po' di tempo per adattarsi all'Ajax. Con le sue prestazioni in Nazionale croata ha dimostrato che sarà sicuramente uno dei giocatori fondamentali di questa squadra, e che in futuro potrà sicuramente giocare nei grandi campionati europei, compreso quello italiano".
E di Baturina che ne pensa?
"Sono stato l’allenatore di Martin alla Dinamo Zagabria per un anno. Si tratta di un giocatore che ha tutte le qualità per diventare un top player e che, se crescerà come previsto, potrà sicuramente diventare uno dei cinque maggiori campionati europei, compreso quello italiano. Al momento forse gli manca qualcosa nell'uno contro uno, ma sicuramente crescerà anche da questo punto di vista. Ha mostrato di avere un talento magnifico, migliorerà e sicuramente giocherà in un campionato forte in futuro".
Com'è stato allenare un giocatore come Modric? Pensa che sia stato anche più grande di Pirlo?
"Essere l'allenatore di Luka Modrić è stato un vero piacere. È un giocatore straordinario, rarissimo, che gioca da anni ad altissimi livelli. Gioca in un grande club dove ha una grande importanza. Difficile fare un paragone con Pirlo: considerando l'importanza di Luka non solo in Nazionale, ma anche nel Real, non sono molti i giocatori che possono essere messi accanto a lui. Sicuramente uno di questi è Pirlo".
Brozovic è stato uno dei centrocampisti più sottovalutati in questi anni?
"Non sono d'accordo. Marcelo è da anni uno dei giocatori più importanti della Nazionale croata, e per anni lo è stato altrettanto nell'Inter. Le sue prestazioni, la sua qualità e tutto questo unito alla continuità che ha avuto depongono a favore di questo. Ha la capacità di giocare ad un ritmo elevato, ha un lancio lungo fantastico e lavora instancabilmente per la squadra anche quando non è in possesso di palla. Non è sottovalutato dunque, anzi".