Che tegola in Serie A, stop di due mesi per una stella del campionato

Non importa quale scelta compirà, le sorti del suo club di appartenenza sono soltanto un corollario delle sue effigi, ombre oscure di un sentimento che trascende il tempo e lo spazio.

La sua assenza si fa percepire come un richiamo dal profondo delle tenebre, un’invocazione che risuona nella notte. Le anime giallorosse sono legate alla sua con catene invisibili, e il cuore dei tifosi geme nel desiderio del suo ritorno.

infortunio che tiene tutto il collettivo con il fiato sospeso
Purtroppo nel calcio gli infortuni possono capitare (foto LaPresse) Sportitalia.it

Chris Smalling, figura insostituibile nel complesso sistema della Roma, persiste a mantenere il proprio ruolo come un monumento imponente. Nessuna congregazione, neppure la Roma stessa, può costringere un atleta a sottomettersi a un intervento chirurgico.

È lampante, però, che la condizione di Smalling, estraniatosi dal gioco fin dai primi battiti di settembre, stia tessendo inquietudini e apprensioni a Trigoria: il fato intreccia le sorti del singolo e del collettivo in modo enigmatico.

Questo perché la sua assenza ha prodotto un’eco palpabile, e in secondo luogo, poiché la luce all’estremità del tunnel sfugge allo sguardo scrutatore. Pertanto, se questa condizione ostinata perdura, il ritorno di Smalling potrebbe procrastinarsi dal mese di gennaio fino a spingersi oltre febbraio. Nel complesso, un vuoto di quasi sei mesi dai verdi campi.

Dilemma: scelta personale o sacrificio per la squadra?

Epperò Smalling dovrebbe comprendere le complesse trame del destino che avvolgono l’ambiente capitolino. Smalling dovrebbe sentirsi sirena proibita, il faro nel buio, ma l’infortunio e il dolore avvertito reclamano la sua attenzione. Questo dilemma, un’ombra inquietante, getta un velo sul possibile prosieguo del connubio.

Tutto l’ambiente giallorosso si inchina ormai da anni alla sua affidabilità, ma la via romanista potrebbe differenziarsi di qui in avanti. La squadra è legata a vincoli differenti, le energie sono da riporre altrove poiché vi sono obiettivi da conseguite. Nonostante ciò, l’astinenza dal vedere Smalling indossare i colori della lupa continua a ottenebrare le menti di staff tecnico e compagni, come un’ombra indelebile nel tessuto del tempo.

fino a quando resterà fuori
I tifosi lo attendono a braccia aperte (foto LaPresse) Sportitalia.it

Non si rende conto l’immarcescibile Smalling di quanto sia profondo il legame affettivo che i supporters nutrono per lui, quanto sia acuto il loro bisogno di lui. In ogni nota di questo canto struggente, nelle parole che emergono dai loro cuori, si può trovare traccia indelebile del loro eterno affetto.

Smalling, sino a questo momento, ha rifiutato e persiste nel rifiuto di cedere all’idea di un’operazione. A trentaquattro anni, con i tendini in una situazione così precaria, un intervento risulterebbe un rischio infausto per il congedo dalla scena calcistica.

Non che il presente risplenda di auspici migliori, ma si aggrappa alla speranza che la terapia conservativa, prima o poi, offra riscontri positivi. In caso contrario, veramente, si dovrà fissare l’appuntamento al canto degli uccelli primaverili.

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