Una sfida tra i campioni del recentissimo passato, e quelli di un passato non ancora del tutto remoto che puntano al futuro imminente. La Juventus si prepara ad accogliere in casa propria i campioni d’Italia reduci dal pesante ko del Maradona contro l’Inter. La Vecchia Signora, infatti, vorrebbe continuare a scucire lo scudetto, lavoro in parte iniziato dai nerazzurri, contendenti diretti per il passaggio di testimone.
Mazzarri, contro la Juve per accorciare in classifica
L’anticipo del venerdì regala il big match della 15ª giornata di Serie A e alla viglia della sfida dell’Allianz Stadium è Walter Mazzarri il primo dei due tecnici a presentare la gara in conferenza stampa. “Juve-Napoli sapete cosa rappresenta, la squadra che ha vinto lo Scudetto, una delle più forti italiane, è una gara di rilievo, importantissima e dobbiamo farla bene anche per capire certi progressi”, esordisce così Mazzari, sottolineando l’importanza di questo scontro, essenziale in ottica classifica e non solo.
Poi torna indietro facendo ancora un passaggio sulla sfida del Maradona contro i nerazzurri: “Il primo tempo la squadra ha fatto molto bene, non ha concesso una ripartenza tranne che sul gol. Meritavamo noi per quanto creato ed a fine primo tempo dovevamo stare noi in vantaggio”.
Ma ciò che è stato diventa immutabile, motivo per il quale Mazzarri, adesso, studia la tattica anti Juve e fa la conta tra indisponibili e possibili rientri: Per la Juve Mario Rui non sarà con noi. I medici mi dicono che c’è la speranza per convocarlo col Braga, ma aspettiamo. Per Osimhen è normale un po’ di tempo per la sua stazza dopo un periodo fermo, non sarà al 100% ma credo mi darà più garanzie rispetto alle ultime partite. Stiamo facendo vedere che non siamo sfilacciati per 90′, quando attacchiamo pure.
Il nuovo Mazzarri: oggettivo e poco polemico
Trasparenza assoluta da parte del tecnico dei partenopei che analizza oggettivamente la situazione: “Quest’anno siamo in ritardo. È così, parla la classifica ma quel primo tempo con l’Inter non ha dimostrato di essere inferiore anzi il Napoli meritava di chiudere avanti”.
In chiusura fa un passaggio sul discorso inerente agli errori arbitrali: “È un Mazzarri nuovo, sono stato fermo a posta per ripulirmi del passato. Non voglio più essere quello che parla di arbitri. Anche le prossime volte non parlerò degli arbitri, il Mazzarri vecchio è in pensione. Preferisco fare come domenica e non venire perché immaginavo si sarebbe parlato di quello. Vorrei parlare solo della squadra”.