ESCLUSIVA SI Donnarumma, l’ex prep.: “Deve raggiungere Buffon prima che lo ‘perdonino’. E lo farà”

Da quando ha lasciato il Milan per approdare al Psg, Gigio Donnarumma sembra non poter trovare pace, almeno per quello che arriva qui in Italia: i tifosi rossoneri non hanno mai perdonato la sua scelta ed alcuni errori di cui si è reso suo malgrado protagonista in questi due anni e mezzo sono stati messi largamente in risalto dalla critica nostrana. 

Troppo secondo qualcuno: proprio oggi, in una intervista a "Libero", Gianluca Pagliuca ha sottolineato come a suo dire Gigio paghi spesso, a livello comunicativo, più di quanto il suo rendimento in campo non suggerisca realmente.

In esclusiva per SPORTITALIA è intervenuto per parlare di queste tematiche Luigi Turci, ex portiere ed oggi preparatore, che ha allenato proprio Donnarumma al Milan, nel 2019/20.

Che ne pensa del periodo nero per Donnarumma e le relative critiche?

"Gigio è stato, è e sarà sempre sotto la lente d'ingrandimento. Parliamo di un fenomeno che a 16 anni ha esordito in uno dei club più blasonati del mondo, diventandone il titolare, così come in Nazionale. Con tutti gli annessi e connessi del caso sulla gestione dell'immagine, soprattutto nei periodi in cui ci dovevano essere i rinnovi di contratto. Sarà così fino ad un preciso momento".

Quale? 

"Quello in cui raggiungerà – ne sono certo – il livello di credibilità di Buffon. Lì tutto si calmerà".

Pagliuca dice che la stampa lo massacra.

"Riceve tante critiche, ma andiamo a guardare i numeri e le prestazioni. Al primo anno al Psg è stato nominato come miglior portiere della Ligue 1 da colleghi e giocatori. E' stato il miglior giocatore assoluto dell'Europeo. La stagione dopo è stato fra i più positivi, vincendo di nuovo il campionato. Lo vincerà anche quest'anno: sarà anche il campionato francese, ma non è semplice". 

Perché allora viene così duramente criticato?

"Per la stima che si ha di lui. Le grandi prestazioni sono ormai considerate normali da parte sua, mentre vengono estremizzati gli errori. Ha dimostrato la sua grandissima forza caratteriale ed equilibrio quando a San Siro ha retto un livello incredibile di pressione. Grandinate di fischi dai propri tifosi ed emozioni che arrivano anche a lui. E' stato stratosferico. Oggi poi paga il periodo".

In cui ha avuto un calo.

"Arriva da 3 errori. Il primo in fase di impostazione, in campionato, ma poi bisogna anche dire che ha fatto una parata che poteva fare soltanto lui, nellla stessa partita e quindi il match si è incanalato sul 5 a 2 per il Psg. Poi quello con il Newcastle e va bene, è vero che da lui ti aspetti molto di più. Poi c'è stata questa espulsione, ma prima aveva fatto un'uscita kamikaze che aveva blindato la porta".

Quel rosso doveva risparmiarselo?

"Ci deve essere stato un difetto di comunicazione con difensori. Capisco le critiche perché uno come lui fa notizia, come dicevo prima. Chiudo su di lui dicendo una cosa".

Prego.

"Ci vorrà ancora tempo prima che venga… perdonato. Per aver fatto chissà cosa e chissà a chi. Ma una volta che arriverà al livello di Buffon si comincerà a criticare i singoli errori, come è giusto, e non mettendo ogni volta in discussione il suo valore. Cosa questa, lasciatemelo dire, un po' da masochisti e che evince una disamina errata, perché semplicemente non si discute. Ricordo Allison al Livepool ed ora Onana allo United: è normale nel corso di una carriera avere cali".

Su Onana è ora diffuso farne un paragone con Sommer. Che ne pensa?

"Il paragone facile non mi piace. Detto questo vanno fatti i complimenti allo staff dell'Inter, a partire da Bonaiuti: lo scorso anno Onana è migliorato per il lavoro fatto negli allenamenti. Lo conoscevo da prima, dai tempi dell'Ajax: mai mi sarei aspettato che avrebbe preso posto di Handanovic. Era bravo nella gestione della palla, lucido, ma aveva lacune tecniche. Sì sta vedendo adesso".

Di Sommer che ne pensa?

"Sommer è un portiere di assoluto livello, al Bayern credo abbia pagato il continuo confronto con Neuer, normale considerando chi andava a sostituire. Ora sta facendo bene anche grazie a Spinelli, il nuovo preparatore. Fa interventi più puliti di Onana se ci fate caso: André era efficacie, ma non così pulito. Nel tempo poi era migliorato".

Come giudica il rendimento di Maignan?

"Non sono del tutto obiettivo con lui perché ho una predilezione. È fortissimo e ha questa fame che lo porta a cercare di migliorare sempre. Se guardiamo lo stretto rendimento, va detto che ha dato il meglio nel suo primo anno e nello scorso. Sottolineiamo che in mezzo ci sono stati uno Scudetto vinto ed una semifinale di Champions, dove lui è stato determinante. Un lieve calo è fisiologico: ci ha abituati talmente bene che ora fa notizia possa sbagliare anche lui".

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