ESCLUSIVA SI Radosavljević: “Jović? È un giocatore da gare importanti”

Sabato sera contro il Frosinone, Luka Jović ha segnato il suo primo gol con la maglia del Milan. Il club rossonero lo aveva ingaggiato dalla Fiorentina lo scorso 1 settembre nelle ultimissime ore di calciomercato. 

Per parlare dell'attaccante classe 1997, Sportitalia.com ha intervistato Aleksa Radosavljević, giornalista serbo di Srpskiportal.rs, SoccerSportal.rs nonché commentatore di TV Arena Sport. Quattro anni fa, in occasione del trasferimento di Jović al Real Madrid, realizzò un bellissimo servizio sul centravanti andando direttamente a Bijeljina (QUI IL LINK), città dove lo stesso giocatore è cresciuto.  

Finalmente sabato Jović si è sbloccato. Cosa pensa di questo suo primo periodo nel Milan? 

"Intanto sono contento che abbia trovato il gol, Pioli lo conosce e ci lavora ogni giorno. Jović è un giocatore da grandi gare. Penso a quella stagione all'Eintracht Francoforte in Europa League in cui segnava di continuo gol decisivi. Anche in semifinale contro il Chelsea, anche se poi arrivò la sconfitta ai rigori. O ai playoff di Nations League tra Scozia e Serbia, anche qui i rigori non sorrisero, ma lui segnò un gol importante. È appunto un giocatore adatto ai momenti importanti. Crede molto in sé stesso ma pecca nella continuità". 

Alla Fiorentina però non era andata molto bene. 

"Era arrivato subito dopo Vlahovic e tutti si aspettavano tanti gol. Ma Jović è un attaccante molto diverso da Dusan, giocano una tipologia di calcio del tutto differente. Mentre al Real non ha avuto abbastanza occasioni, anche se lì forse non ha avuto il giusto impatto psicologico. A Jović non piace la pressione, infatti credo in squadre più piccole come Atalanta, Torino o Lazio direbbe la sua. Basta vedere quanto bene ha fatto a Francoforte". 

Il presente si chiama Milan. Quanto può incidere in rossonero? 

"Va considerato che in rossonero è il vice di Giroud. Però altri gol può certamente farli. Lo stesso Pioli aveva detto che era da tempo nella lista del Milan. Se lo cercavano da tempo significa che può stare in quel contesto". 

giugno 2019, in occasione del suo trasferimento al Real, lei fece un bellissimo servizio su Jovic andando nella sua Bijeljina. Cosa scoprì di lui? 

"Come la maggior parte dei bambini serbi, anche a Jović piaceva molto il calcio ma anche il basket, ogni tanto lo praticava. Ogni giorno dopo la scuola si allenava con suo padre nel campetto lì vicino a colpire la palla di testa. Jović viene da una famiglia serba molto tradizionale, era un normale bambino della Repubblica di Srpska. Oltre che giocare a calcio, molto spesso aiutava suo padre, a cui è sempre stato molto legato, nell'attività del loro campo agricolo. Il resto è storia abbastanza nota: quando era ancora un ragazzino lo notò la Stella Rossa".

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