Matteo Berrettini sta recuperando dall’ennesimo ko muscolare e tornerà in campo all’inizio del 2024. I tifosi sperano di rivederlo al top
Sembra quasi che tifosi e appassionati di tennis si siano dimenticati di lui. I trionfi di Jannik Sinner, che a soli ventidue anni è già entrato nella storia dello sport italiano, hanno messo in secondo piano tutti gli altri giocatori azzurri, compreso Matteo Berrettini.
Il ventisettenne atleta romano, che nelle finali della Coppa Davis a Malaga era presente in qualità di tifoso d’eccezione, sta recuperando dall’ennesimo infortunio muscolare accusato nel corso della sua carriera e dovrebbe tornare un campo all’inizio del prossimo anno. Ma non sarà facile per l’ex finalista di Wimbledon e numero 6 del Ranking Atp tornare ai livelli di un paio di stagioni fa.
Berrettini è finito nel tritacarne della critica più feroce e spietata a causa della sua relazione con la celebre modella e showgirl, Melissa Satta. Una storia che ha conquistato a lungo le prime pagine delle riviste di gossip e cronaca rosa, ma che al tempo stesso è stata fonte di pesanti attacchi gratuiti per il tennista romano.
A prendere le difese di Berrettini è l‘ex campione più amato nella storia del nostro tennis, almeno fino all’avvento di Jannik Sinner: Adriano Panatta. Settantadue anni, vincitore dei tornei di Roma e Parigi nell’anno di grazia 1976, da qualche anno si è trasferito a Treviso dove gestisce un circolo di tennis.
Berrettini-Satta, l’annuncio di Panatta è decisivo: i tifosi sono con lui
Panatta ha più volte dichiarato come Sinner sia destinato a diventare, presto o tardi, il numero uno del tennis mondiale ma che al tempo stesso rivedremo di nuovo Berrettini esprimersi ad alti livelli. E la presenza al suo fianco di Melissa Satta non è certo un freno.
In una lunga intervista rilasciata al quotidiano ‘Il Riformista’, Panatta spiega le reali ragioni di un così elevato numero di infortuni: “I problemi fisici di Berrettini non derivano certo dal suo rapporto con la Satta, non scherziamo. Purtroppo queste difficoltà a livello atletico nascono dal suo tipo di gioco, molto strappato e violento. che in qualche modo favorisce gli infortuni”.
C’è poi un problema di fragilità di qualche parte del corpo come caviglie e addominali. Ma secondo Panatta con un buon lavoro potremo rivedere un Berrettini a buoni livelli. La speranza è che accada prima possibile, magari già ai prossimi Australian Open.